Sui tipi di abbreviazione

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Giorgio1988
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Sui tipi di abbreviazione

Intervento di Giorgio1988 »

Serianni distingue i tipi di abbreviazione in:
a) per contrazione;
b) per compendio;
c) per sequenza consonantica.

A proposito del primo tipo, tra le altre cose, si legge:

«Se la contrazione riduce le lettere superstiti a due o tre unità (come dr = dottor, cfr = confer, cioè ‘confronta’) il punto si pone alla fine (dr., cfr.) oppure si sopprime (dr, cfr)» (Grammatica italiana, I, 211).

Mi chiedo: queste abbreviazioni che Serianni include nel tipo per contrazione non dovrebbero essere considerate più correttamente abbreviazioni per sequenza consonantica? Di fatto in quest’ultima categoria si riproducono la consonante iniziale e una o più consonanti successive della parola abbreviata, come in ms. (da manoscritto) e sg. (da seguente). Non è esattamente ciò che accade in dr. (da dottor) e in cfr. (da confer)?
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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

In dr e cfr abbiamo almeno la lettera iniziale e quella finale, per questo Serianni le ascrive al primo gruppo; in ms. e sg. è presente la lettera iniziale ma non quella finale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Giorgio1988
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Iscritto in data: lun, 16 feb 2009 0:30
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Intervento di Giorgio1988 »

La ringrazio, caro Marco: è stato illuminante.
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