I prefissi «porta-» e «posa-»
Moderatore: Cruscanti
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I prefissi «porta-» e «posa-»
I prefissi "porta-" e "posa-" non sono interscambiabili. Porta designa oggetti fatti per portare a lungo ciò che esprime il nome (portaritratti); posa per indicare oggetti per posarvi temporaneamente qualcosa (posaferro).
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
- Sandro1991
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Lo stesso Treccani, qui, smentisce. Anche il Sabatini-Coletti e il Garzanti (1987) non fanno distinzione. In realtà, secondo wikipedia, la differenza ci fu (?), ma ormai s’è persa... recuperabile?
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In proposito riporto ciò che dice Aldo Gabrielli nel suo Dizionario Linguistico Moderno.Sandro1991 ha scritto:Lo stesso Treccani, qui, smentisce. Anche il Sabatini-Coletti e il Garzanti (1987) non fanno distinzione. In realtà, secondo wikipedia, la differenza ci fu (?), ma ormai s’è persa... recuperabile?
... Le voci, infatti, composte col prefisso porta- (...) indicano oggetti fatti per portare a lungo la cosa espressa dal nome; quelle, invece, composte col prefisso posa- indicano oggetti fatti solo per posarvi temporaneamente la tal cosa o la tal altra (...).

«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Quindi non era un'invenzione uichipediana, come invece sospettavo. Il riferiemento al dizionario del Gabrielli andrebbe riportato su questa pagina.
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