«Bello di aspetto, gentile di modi, venne chiamato a Roma»
Moderatore: Cruscanti
«Bello di aspetto, gentile di modi, venne chiamato a Roma»
"bello di aspetto, gentile di modi, venne chiamato a Roma"
chi sa fare l'analisi logica della frase in oggetto?
grazie
chi sa fare l'analisi logica della frase in oggetto?
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- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
Benvenuto tra noi
Ci provo:
bello di aspetto e gentile di modi sono complementi di qualità
venne chiamato, predicato verbale
a Roma, complemento di moto a luogo.
Ci provo:
bello di aspetto e gentile di modi sono complementi di qualità
venne chiamato, predicato verbale
a Roma, complemento di moto a luogo.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Per bello di aspetto e gentile di modi, si tratta di complementi di limitazione:
18. IX. Limitazione: «Giovin d’animo e di senno; non audace: / Duro di modi, ma di cor gentile» (Manzoni, Autoritratto, 7-8). (Luca Serianni, Grammatica italiana, Torino, UTET, 1989, VIII.18)
18. IX. Limitazione: «Giovin d’animo e di senno; non audace: / Duro di modi, ma di cor gentile» (Manzoni, Autoritratto, 7-8). (Luca Serianni, Grammatica italiana, Torino, UTET, 1989, VIII.18)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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A mio “ultramodestissimo” avviso, Serianni si è confuso. Il complemento di qualità è una... qualità che si attribuisce a un elemento della frase senza alcun legame verbale: Cesare fu un condottiero di grande coraggio. Il complemento di qualità indica, insomma, una caratteristica di qualcuno (o di qualcosa). “Bello di aspetto”, “gentile di modi” non sono una caratteristica, una qualità di una persona?
Il complemento di limitazione è rappresentato da un sostantivo che “limita” il concetto espresso dal verbo: Giovanni è cieco di un occhio. Indica, insomma, l’ambito, il limite entro cui vale il concetto che si vuole esprimere.
Il complemento di limitazione è rappresentato da un sostantivo che “limita” il concetto espresso dal verbo: Giovanni è cieco di un occhio. Indica, insomma, l’ambito, il limite entro cui vale il concetto che si vuole esprimere.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Serianni non si è confuso, caro Fausto. C’è una differenza strutturale nell’esempio che lei porta: un uomo di grande coraggio è complemento di qualità (di + aggettivo + nome). Il complemento di limitazione ha la struttura aggettivo + di + nome, come negli esempi addotti dal Sabatini-Coletti: sano di mente, malato di cuore, buono d’animo.
Ma la rilevanza di queste classificazioni, detto in tutta franchezza, non è di gran momento.
Ma la rilevanza di queste classificazioni, detto in tutta franchezza, non è di gran momento.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Infarinato
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No, caro Fausto, non se n’abbia a male, ma è Lei che si sta confondendo qui.Fausto Raso ha scritto:A mio “ultramodestissimo” avviso, Serianni si è confuso. Il complemento di qualità è una... qualità che si attribuisce a un elemento della frase senza alcun legame verbale: Cesare fu un condottiero di grande coraggio.
L’analisi della frase in oggetto è come segue: bello = attributo del soggetto [«sottinteso» —meglio: implicito], di aspetto = complemento di limitazione. Per avere un complemento di qualità bisognerebbe essere in presenza d’un sintagma preposizionale come di bell’aspetto, che è un’altra cosa.
Io avrei detto:
egli: soggetto sottinteso
bello d'aspetto e gentile di modi: apposizioni del soggetto (sottinteso)
venne chiamato: predicato verbale
a Roma: complemento di moto a luogo
È scorretto? O solo meno preciso rispetto all'analisi di Infarinato?
egli: soggetto sottinteso
bello d'aspetto e gentile di modi: apposizioni del soggetto (sottinteso)
venne chiamato: predicato verbale
a Roma: complemento di moto a luogo
È scorretto? O solo meno preciso rispetto all'analisi di Infarinato?
bello = attributo del soggetto [«sottinteso» —meglio: implicito], di aspetto = complemento di limitazione
Ultima modifica di chiara in data dom, 07 nov 2010 16:47, modificato 1 volta in totale.
Di nulla! In realtà l’analisi logica è piú un esercizio scolastico che permette di aver chiara (:D) coscienza della struttura della frase e dei suoi elementi che non un fondamento indispensabile per potersi esprimere in modo corretto: sono del tutto convinto che non serve e che la lingua si acquisisce per compenetrazione (sulle buone letture).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Non oso immaginare l’inglese (scientifico o no) degli italiani. E le confesso che – io insegno anche l’inglese – molti miei colleghi, pur laureati in lingua inglese, commettono errori anche di base, del tipo *How is it called? per What is it called?. Scusate la digressione...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Mi sembra di capire che il "confine" tra il complemento di qualità e quello di limitazione sia sottilissimo.Infarinato ha scritto:L’analisi della frase in oggetto è come segue: bello = attributo del soggetto [«sottinteso» —meglio: implicito], di aspetto = complemento di limitazione. Per avere un complemento di qualità bisognerebbe essere in presenza d’un sintagma preposizionale come di bell’aspetto, che è un’altra cosa.
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Chiedo scusa se torno sull’argomento: vorrei capire meglio. Il complemento di limitazione è rappresentato da un sostantivo che “limita” il concetto espresso dal verbo: Giovanni era cieco di un occhio; Mario eccelle in matematica.
Nella frase “Giovanni, cieco di un occhio, è partito per l’Australia” , “cieco di un occhio” è sempre un complemento di limitazione pur senza il verbo che ne limita il concetto? Grazie e... perdonatemi
Nella frase “Giovanni, cieco di un occhio, è partito per l’Australia” , “cieco di un occhio” è sempre un complemento di limitazione pur senza il verbo che ne limita il concetto? Grazie e... perdonatemi
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