Scelta diversa da alternativa
Moderatore: Cruscanti
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Scelta diversa da alternativa
È noto l'uso, teoricamente improprio, di alternativa per una delle due soluzioni di una scelta. Mi piacerebbe sapere se esiste, in italiano o anche in altre lingue, una parola per indicare una scelta fra tre o più soluzioni. (A parte il termine specializzato trilemma della logica, che teoricamente potrebbe estendersi in quadrilemma ecc.)
Può andar bene opzione?
opzióne¹ Libera scelta, atto della volontà con cui si opta per l’una o per l’altra di due o più soluzioni, di due o più possibilità che si escludono a vicenda: esercitare il diritto, la facoltà di o.; fare l’o. fra due incarichi. (Treccani)
opzióne¹ Libera scelta, atto della volontà con cui si opta per l’una o per l’altra di due o più soluzioni, di due o più possibilità che si escludono a vicenda: esercitare il diritto, la facoltà di o.; fare l’o. fra due incarichi. (Treccani)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: Scelta diversa da alternativa
Semmai in «tetralemma».Freelancer ha scritto:A parte il termine specializzato trilemma della logica, che teoricamente potrebbe estendersi in quadrilemma ecc.
V’ha grand’uopo, a dirlavi con ischiettezza, di restaurar l’Erario nostro, già per somma inopia o sia di voci scelte dal buon Secolo, o sia d’altre voci di novello trovato.
Il Devoto-Oli è stato – e per certi versi rimane – ottimo per la qualità delle sue definizioni (e per opzione è uguale nella versione bivolume degli anni Ottanta). Tuttavia, questa non mi sembra felice, visto che le opzioni possono eccedere il numero due.Freelancer ha scritto:Strano, la definizione del Devoto-Oli è: Libera scelta fra i due termini di un'alternativa: esercitare l'o. tra due nazionalità.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Però opzione deriva da optare, e qui il Devoto-Oli e il Treccani concordano:
Treccani:
optare v. intr. [dal lat. optare «scegliere; desiderare, volere»; v. anche ottare] (io òpto, ecc.; aus. avere). – Scegliere, con libera facoltà di scelta, fra i due elementi di un’alternativa, tutti e due ugualmente possibili ma dei quali uno esclude l’altro o è con l’altro incompatibile
Devoto-Oli:
Preferire fra i due termini di un'alternativa; per lo più nel linguaggio giuridico o politico
Treccani:
optare v. intr. [dal lat. optare «scegliere; desiderare, volere»; v. anche ottare] (io òpto, ecc.; aus. avere). – Scegliere, con libera facoltà di scelta, fra i due elementi di un’alternativa, tutti e due ugualmente possibili ma dei quali uno esclude l’altro o è con l’altro incompatibile
Devoto-Oli:
Preferire fra i due termini di un'alternativa; per lo più nel linguaggio giuridico o politico
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Re: Scelta diversa da alternativa
Solo uno studioso lo userebbe. Mi chiedevo se esiste una parola di [possibile] uso comune, come alternativa quando le soluzioni sono due.Decimo ha scritto:Semmai in «tetralemma».Freelancer ha scritto:A parte il termine specializzato trilemma della logica, che teoricamente potrebbe estendersi in quadrilemma ecc.
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Mi suonerebbe con Belle opzioni, al plurale, in questa frase.
La prima definizione del Battaglia recita:
Opzióne¹ (ozióne), sf. Scelta (in partic. fra due possibilità) totalmente libera e impregiudicata.
Ecco due esempi:
Chi dicesse a me, lasciandomi in balia dell’opzione: Considera un poco Giobbe, da questa parte, seduto sul letamaio, e da quest’altra lo scettrato Baltassare, sovra di un trono. (F. F. Frugoni)
Non c’è opzione da compiere tra il bisogno del libero mercato in cui si domanda e si offre quel che a ciascuno gradisce secondo I gusti suoi, e l’altro bisogno di restringere e reprimere e uniformare queste domande individuali per provvedere a certe necessità del vivere sociale. (B. Croce)
La prima definizione del Battaglia recita:
Opzióne¹ (ozióne), sf. Scelta (in partic. fra due possibilità) totalmente libera e impregiudicata.
Ecco due esempi:
Chi dicesse a me, lasciandomi in balia dell’opzione: Considera un poco Giobbe, da questa parte, seduto sul letamaio, e da quest’altra lo scettrato Baltassare, sovra di un trono. (F. F. Frugoni)
Non c’è opzione da compiere tra il bisogno del libero mercato in cui si domanda e si offre quel che a ciascuno gradisce secondo I gusti suoi, e l’altro bisogno di restringere e reprimere e uniformare queste domande individuali per provvedere a certe necessità del vivere sociale. (B. Croce)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Personalmente, credo che opzione sia la parola piú appropriata:Freelancer ha scritto:Mi piacerebbe sapere se esiste, in italiano o anche in altre lingue, una parola per indicare una scelta fra tre o più soluzioni.
opzióne 1 Libera scelta fra due o piú possibili soluzioni, alternative e sim. (Zingarelli 2004)
opzione 1 Possibilità di scelta tra due o piú soluzioni […] (DISC 2008 in linea)
opzione 1 libera scelta fra due o piú possibilità incompatibili […] (Garzanti in linea)
opzióne L'optare, lo scegliere liberamente tra due o piú cose, scelta. (Gabrielli bivolume)
In italiano neutro potresti dire:Freelancer ha scritto:Consideriamo uno degli esempi portato dal Gabrielli nel Museo degli errori sull'uso sbagliato di alternativa: "Scegli tra queste alternative: pagare, vendere o fallire".
Rigiriamolo:
"Cosa mi resta da fare? Pagare, vendere o fallire. Bella opzione!"
Cosa mi resta da fare? Pagare, vendere o fallire. Bella scelta!
Cosa mi resta da fare? Pagare, vendere o fallire. Bella alternativa!
Cosa mi resta da fare? Pagare, vendere o fallire. Bel dilemma!
Opzione, in questo caso, non mi sembra neutro.
Sai bene che l'etimologismo è ormai stato riconosciuto come malattia anche dall'OMS.

La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
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Lascio ad altri la polemica sull'uso di alternativa e dilemma in questo caso.
Va bene per scelta, quello che chiedevo - e mi accorgo quindi di non essere stato chiaro - è se esiste un termine specifico più o meno comune quando le soluzioni sono tre anziché due, perché è ovvio che scelta va sempre bene, e quando le soluzioni cominciano a essere più di tre, il problema si generalizza, cessa di essere un 'quasi' dilemma e c'è solo un'ampia scelta, che anzi risulta un bene, ad esempio "in quel negozio c'è un'ampia scelta".
Scusate la pignoleria e grazie per tutte le osservazioni.

Va bene per scelta, quello che chiedevo - e mi accorgo quindi di non essere stato chiaro - è se esiste un termine specifico più o meno comune quando le soluzioni sono tre anziché due, perché è ovvio che scelta va sempre bene, e quando le soluzioni cominciano a essere più di tre, il problema si generalizza, cessa di essere un 'quasi' dilemma e c'è solo un'ampia scelta, che anzi risulta un bene, ad esempio "in quel negozio c'è un'ampia scelta".
Scusate la pignoleria e grazie per tutte le osservazioni.
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