
Rotto o rotta? Perché?
Moderatore: Cruscanti
Rotto o rotta? Perché?
Se a parlare è una donna e sottintende "il metatarso", oltre a "me lo sono rotto" è accettabile dire anche "me lo sono rotta"? A me suona strano, ma una mia amica sostiene che è grammaticalmente corretto e ne è nata una diatriba di gruppo a cui non riusciamo a venire a capo. Sostiene che se la seconda versione è sbagliata dobbiamo anche spiegarle il perché. E qui mi rivolgo a voi, Cruscanti 

Salve, Angellyca, e benvenuta! 
La regola è chiara:
Se il compl. oggetto è rappresentato da un clitico di III persona, l’accordo è obbligatoriamente con esso (cfr. (130-131)):
(147) I biscotti, se li è mangiati Paola. (Grande Grammatica Italiana di Consultazione, vol. II, IV.3.3, p. 241, grassetto mio.)
È precisamente il caso presentato dalla sua frase:
[Paola dice:] «[Il metatarso,] me lo sono rotto.»
L’accordo col soggetto in questo caso è agrammaticale.
Se invece non abbiamo un clitico di terza persona, l’accordo (per i verbi riflessivi) può avvenire col soggetto o, in un italiano piú ricercato, col complemento oggetto:
Paola si è lavata le mani / Paola si è lavate le mani.

La regola è chiara:
Se il compl. oggetto è rappresentato da un clitico di III persona, l’accordo è obbligatoriamente con esso (cfr. (130-131)):
(147) I biscotti, se li è mangiati Paola. (Grande Grammatica Italiana di Consultazione, vol. II, IV.3.3, p. 241, grassetto mio.)
È precisamente il caso presentato dalla sua frase:
[Paola dice:] «[Il metatarso,] me lo sono rotto.»
L’accordo col soggetto in questo caso è agrammaticale.
Se invece non abbiamo un clitico di terza persona, l’accordo (per i verbi riflessivi) può avvenire col soggetto o, in un italiano piú ricercato, col complemento oggetto:
Paola si è lavata le mani / Paola si è lavate le mani.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: Rotto o rotta? Perché?
Prego! 
Se permette, vorrei farle notare un piccolo errore:

Se permette, vorrei farle notare un piccolo errore:
...una diatriba di gruppo di cui non riusciamo a venire a capo. (Si viene a capo di qualcosa.)Angellyca ha scritto:...una diatriba di gruppo a cui non riusciamo a venire a capo.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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