«Come se» + condizionale

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

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Rubicante
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Iscritto in data: dom, 04 gen 2009 15:35

«Come se» + condizionale

Intervento di Rubicante »

Trovo sempre piu`spesso questa costruzione,che continuo,purtroppo, a non capire: "Come se cio`avrebbe fatto sparire per magia....". "Come se non avrei capito".
Vorrei che qualcuno mi spiegasse questa forma sintattica molto usata dai traduttori e mai dagli autori.
Grazie.
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Il caso è analogo al solo ‘se’ + condizionale. Nell’esempio d’autore che segue, c’è l’ellissi d’una frase come non fosse ovvio che:

La baronessa ha un bel dire... come se al caso non avrebbe fatto lo stesso lei pure!... Ora che il barone Zacco ha cominciato a vendere con ribasso... (Verga, Mastro don Gesualdo)

Come se [non fosse ovvio che] al caso non avrebbe fatto lo stesso lei pure!
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Sono sicuro che questo costrutto col condizionale disturba molti, e non ho finito di pensarci. Lascio qui solo alcune considerazioni sulla base di esempi, per una volta, inventati.

(1) Come se quel gesto avesse cambiato le cose [= quel gesto è stato compiuto e non ha cambiato le cose]
(2) Come se quel gesto avrebbe cambiato le cose [= quel gesto non è stato compiuto, ma anche se fosse stato compiuto, probabilmente non avrebbe cambiato le cose]
(3) Come se avesse capito qualcosa [= non ha capito nulla]
(4) Come se avrebbe capito qualcosa [= non avrebbe capito nulla neanche se glielo avessi spiegato]

Il condizionale composto qui esprime l’improbabilità del verificarsi di un fatto, mentre il congiuntivo trapassato àncora il fatto nell’impossibilità di verificarsi perché sono trascorse le condizioni che l’avrebbero eventualmente consentito.

Col condizionale composto, come se assume, mi pare, il valore di figuriamoci se.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ho ritrovato il passo in cui figura il primo esempio fatto da Rubicante. Si tratta del romanzo di Glenn Cooper Library of the Dead, tradotto in italiano da Gian Paolo Gasperi (La biblioteca dei morti). Il passo è interessante soprattutto perché contiene, a breve distanza, un come se seguito dal congiuntivo e uno col condizionale, e la differenza è palese.

Dal cellulare di Will partí l’Inno alla gioia. Senza scusarsi, lui rispose, ascoltò per qualche secondo, poi si alzò, dirigendosi verso un gruppo di poltrone e divani in un angolo appartato e lasciando cosí sole le due donne.
Non senza impaccio, Nancy sfogliò il suo taccuino, come se fosse impegnata in qualcosa d’importante, ma era chiaro che si sentiva un facocero accanto a quella leonessa. Helen si limitava a fissare il quadrante del proprio orologio come se ciò avrebbe fatto sparire per magia quelle persone.


Come se fosse impegnata...: è una comparazione ipotetica, non si sa se fosse o no impegnata in qualcosa d’importante, è l’osservazione della voce narrante.

Come se ciò avrebbe fatto sparire per magia...: la voce narrante ci comunica l’improbabile desiderio del personaggio, l’inutilità del fissare il quadrante dell’orologio (e qui come se avesse fatto sparire non avrebbe senso).

Non conosco né l’autore, né il romanzo, ma da questo breve stralcio, mi sembra tradotto bene. E noto che – la traduzione è del 2009 se non erro – il traduttore, parlando di una donna, non ha scritto «...si sentiva una facocera accanto a quella leonessa». :D

Fa piacere trovare buon senso linguistico in un traduttore di romanzi (non è sempre cosí...).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Animo Grato
Interventi: 1384
Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11

Intervento di Animo Grato »

L'ennesima discussione interessante di questo forum: COME GODO! mi sembra di essere al [luna park? o bella, questo non è né italiano né inglese].
Ho capito che, sul piano della correttezza, in questi casi come se + cond. è ammesso.
Ma su quello dell'opportunità e della scorrevolezza? Non sarebbe raccomandabile sostituire Helen si limitava a fissare il quadrante del proprio orologio come se ciò avrebbe fatto sparire per magia quelle persone con Helen si limitava a fissare il quadrante del proprio orologio come se ciò potesse [o dovesse] far sparire?
edoram
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Iscritto in data: lun, 27 mar 2006 11:37
Località: Biella
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Intervento di edoram »

Si può qui di desumere che il costrutto "come se" é uno dei pochi casi (se non l'unico?) in cui è ammesso il condizionale dopo un se con valore ipotetico?

Grazie.
Non voglio essere capito, voglio essere; capito?
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