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"inorgoglirsi" di qualcosa o qualcuno

Inviato: mar, 31 mag 2011 19:30
di LinguisticaMente
In rete mi è capitato di leggere la seguente espressione: "diventerà un uomo del quale noi due ci inorgoglieremo".
Non mi era mai capitato prima d'ora di incontrare il verbo 'inorgoglirsi di qualcuno o qualcosa'. Mi chiedevo se tale verbo, con la sua costruzione, fosse corretto e tuttora utilizzato e se vi fossero attestazioni letterarie che testimoniano l'uso.

Inviato: mar, 31 mag 2011 20:06
di Fausto Raso
Googlelibri dà molte occorrenze di "inorgoglirsi di..."

Inviato: gio, 02 giu 2011 2:53
di Luca86
Riporto ciò che dice il Devoto-Oli 2007:

Inorgoglire 2. intr. (aus. essere) e intr. pron. Compiacersi orgogliosamente, gloriarsi (con le prep. di, per): inorgoglirsi di (o per) una lode.

Benché il DO confermi ciò che sospettavo – cioè che si possono usare entrambe le preposizioni –, a orecchio la costruzione con di mi sembra di registro piú elevato. Marco, lei concorda?

Inviato: gio, 02 giu 2011 12:54
di Marco1971
Personalmente, non ci vedo differenza di registro. Con molti verbi sono possibili tutt’e due le preposizioni di e per, a piacimento, come in ringraziare qualcuno di/per qualcosa. :)

Inviato: gio, 02 giu 2011 13:30
di Luca86
Gentile Marco, potrebbe cotrollare nella BIZ[a] qual è la costruzione piú usata in letteratura? Grazie. :)

Inviato: gio, 02 giu 2011 14:04
di Marco1971
Non ho trovato alcun esempio con per, son tutti con di. Eccone quattro. :)

Ahi, se potessi, seppellirei la mia casa, i miei piú cari e me stesso per non lasciar nulla nulla che potesse inorgoglire costoro della loro onnipotenza e della mia servitú! (Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis)

«Inorgoglitevi pure, o Lauretta, del vostro rancido eroismo. Voi sarete ben infelice». (Il Conciliatore)

Ma anch’io dal mio canto inorgogliva di passargli dinanzi senza piegare il ginocchio. (Nievo, Confessioni di un Italiano)

Seguitò a tremare il povero cucciolo, senza inorgoglirsi punto di quella stima: sapeva di certo che il padrone con quel prezzo non aveva affatto stimato i suoi futuri meriti, ma la imbecillità che aveva creduto di leggermi in faccia. (Pirandello, Il fu Mattia Pascal)

In effetti, il per, piú «analitico», sonerebbe assai male in queste frasi, e sarebbe impossibile nell’esempio di Nievo (davanti a un verbo).

Inviato: gio, 02 giu 2011 14:19
di Luca86
Mille grazie, Marco. :)