Due verbi servili: quale ausiliare?
Inviato: gio, 28 lug 2011 0:31
Dalla rubrica di lingua del quotidiano la Repubblica in rete:
1. Nicolas scrive:
Salve,quando nell’apparato verbale di una frase avente il verbo principale con ausiliare “essere” appaiono due verbi servili si utilizza l’ausiliare “essere” o “avere”?
es: Io sono voluto poter partire oppure io ho voluto poter partire. (io opterei per la prima forma dato che partire ha l’ausiliare “essere”).
Grazie
2. linguista scrive:
La norma tradizionale prevede che l’ausiliare del verbo servile sia lo stesso di quello del verbo retto: “sono partito”, quindi “sono voluto partire”.
Alessandro Aresti
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Stupisce la non-risposta del linguista. Il lettore chiedeva quale ausiliare adoperare in una frase in cui ci sono due verbi servili. In casi del genere si adopera l’ausiliare del verbo servile piú vicino al verbo che… serve. Useremo, quindi, l’ausiliare ‘avere’ perché il servile potere ha questo ausiliare sebbene partire prenda l’ausiliare essere. Quindi: ho voluto poter partire.
1. Nicolas scrive:
Salve,quando nell’apparato verbale di una frase avente il verbo principale con ausiliare “essere” appaiono due verbi servili si utilizza l’ausiliare “essere” o “avere”?
es: Io sono voluto poter partire oppure io ho voluto poter partire. (io opterei per la prima forma dato che partire ha l’ausiliare “essere”).
Grazie
2. linguista scrive:
La norma tradizionale prevede che l’ausiliare del verbo servile sia lo stesso di quello del verbo retto: “sono partito”, quindi “sono voluto partire”.
Alessandro Aresti
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Stupisce la non-risposta del linguista. Il lettore chiedeva quale ausiliare adoperare in una frase in cui ci sono due verbi servili. In casi del genere si adopera l’ausiliare del verbo servile piú vicino al verbo che… serve. Useremo, quindi, l’ausiliare ‘avere’ perché il servile potere ha questo ausiliare sebbene partire prenda l’ausiliare essere. Quindi: ho voluto poter partire.