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«Fast track»

Inviato: gio, 08 set 2011 15:10
di Ferdinand Bardamu
Prendo spunto da questo articolo di Massimo Arcangeli, per proporre la traduzione, cristallina e pacifica, di fast track, un altro forestierismo d'àmbito aeroportuale di cui non si sentiva la mancanza, e che in italiano è «corsia preferenziale».

Nel suo breve intervento, Arcangeli – che comincia bene usando accettazione per check-in, ma poi cede all'anglicismo – evidenzia lo smarrimento di una signora poco a suo agio con l'inglese. Ecco, questo smarrimento e quello di tanti altri italiani dovrebbe rendere ancor piú valida e urgente la nostra proposta di legge d'iniziativa popolare.

Re: «Fast track»

Inviato: gio, 08 set 2011 18:09
di Freelancer
Ferdinand Bardamu ha scritto:per proporre la traduzione, cristallina e pacifica, di fast track, un altro forestierismo d'àmbito aeroportuale di cui non si sentiva la mancanza, e che in italiano è «corsia preferenziale».
È già nei normali dizionari inglese-italiano come il Ragazzini 2010, se non vogliono prendersi neanche la briga di guardare e usare il comunissimo termine italiano, non serve prenderli a martellate per convincerli.

Inviato: gio, 08 set 2011 22:29
di Marco1971
Ecco il risultato della mancanza assoluta di controllo linguistico. La muffa ricopre il tessuto della lingua. La totale libertà dovrebbe essere concessa solo a chi sa; chi non sa dovrebbe essere guidato, per non cadere nell’abisso.

E le accademie, che chiedono soldi, non fanno nulla di concreto, s’interessano del passato. Non v’è modo alcuno, quindi, per arrestare questo crescente imbarbarimento. :(