Buongiorno a tutti
Un amico mi corregge sempre quando dico "ho pranzato" oppure "ho cenato" perché a suo parere si tratta di un'espressione cacofonica.
Mi piacerebbe avere un vostro parere al riguardo.
Grazie in anticipo per la risposta
Non vedo proprio cosa ci sia di cacofonico in queste frasi usualissime. Forse può dire al suo amico di trovarsi in buona compagnia tradizionale:
\PANC.\ Se volete favorire, siete il padrone.
\TIB.\ Grazie; ho pranzato che sarà mezz’ora. (Goldoni, Il padre di famiglia)
Questa sera ho cenato parcamente. (Tasso, Lettere)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Buongiorno ad entrambi e grazie per le risposte!
Anzitutto vi chiedo scusa perché io stessa non avevo compreso bene la correzione che mi veniva fatta. Difatti il mio amico sottolinea che dire "ho pranzato/cenato" vada bene, quello che a suo parere non gli "suona bene" ( ) sono frasi come
"Ho cenato pasta", oppure "cos'hai cenato?"
Vanno bene a vostro parere oppure no?
Grazie ancora!
cenare v. intr. e tr. [lat. cenare] (io céno, ecc.). –
1. intr. (aus. avere) Mangiare la cena: non ho voglia di c.; questa sera cenerò fuori; cenerò dai miei genitori; c. in famiglia, in un ristorante tipico; ho cenato con due uova e un pezzo di formaggio.
2. tr., non com. Mangiare per cena: che hai cenato?; egli ed ella cenarono un poco di carne salata (Boccaccio).
Be', l'uso transitivo del verbo cenare non è molto diffuso nell'italiano d'oggi (ho cenato una pizza), la maggioranza de' dizionari lo glossa ant., non com. o raro; ma resta pur sempre corretto.
Si tratta di usi letterari, assolutamente inadoperabili nel parlar comune senza passar per alieni.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea Russo ha scritto: Non so perché me lo mette così il collegamento.
Neanch’io, ma io fo le ricerche tramite la ricercata avanzata di Google, e il collegamento funziona.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
In quanto avverbio, pochissimo può modificare il verbo, esattamente come in ho cenato lautamente/parcamente. Secondo il registro del testo in cui la frase è inserita, converrà scegliere l’avverbio piú cònsono (qui pochissimo è forse un po’ colloquiale).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.