Perché seconda edizione?
A me sembra qualcosa di più, almeno a leggere l'introduzione...
È vero (:D): me ne sono accorto in un secondo memento leggendo le indicazioni storico-geografiche alle voci o, é, né, centro, doga, mettere, scendere, etc., che non mi pare fossero presenti nelle precedenti edizioni…
Ottimo! Peccato soltanto che chi legge non abbia il senso del ritmo e e dell’intonazione, e distrugga la bellezza dei testi letterari. Preferisco di gran lunga le mie versioni dell’Infinito e dell’Addio, monti.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.