"Se lo sono preso loro il mio pc".
Un mio collega sostiene che bisognerebbe usare "presi" e non "preso".
La mia analisi è questa:
(Essi) hanno preso (= portato via) il mio pc (lo) con loro (sé),
ossia complemento oggetto + complemento di unione.
Ho le idee un po' confuse. Sbaglio?
Come analizzare l'espressione "prendere / portare con sé" e i verbi "prendersi / portarsi"?
Grazie per l'aiuto.
WW
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Devo dire che ci ho pensato molto e che, non essendo sicuro, sono ricorso alla GGIC (Grande Grammatica Italiana di Consultazione), in cui ho finalmente trovato la risposta, in realtà molto semplice:
Se il compl. oggetto [con verbi accompagnati da clitici riflessivi] è rappresentato da un clitico di III persona, l’accordo è obbligatoriamente con esso (cfr. (130)-(131)):
(147) I biscotti, se li è mangiati Paola. (Vol. II, IV.3.2., p. 241)
Dobbiamo concluderne che la frase corretta è Se lo sono preso loro, il mio PC.
Se il compl. oggetto [con verbi accompagnati da clitici riflessivi] è rappresentato da un clitico di III persona, l’accordo è obbligatoriamente con esso (cfr. (130)-(131)):
(147) I biscotti, se li è mangiati Paola. (Vol. II, IV.3.2., p. 241)
Dobbiamo concluderne che la frase corretta è Se lo sono preso loro, il mio PC.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Alla dotta risposta di Marco aggiungo che i verbi in oggetto sono pronominali e che con 'sé' (loro) è un complemento di compagnia, trattandosi di persone.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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