Cruscle
Inviato: ven, 26 mag 2006 17:59
Un poderoso strumento: Cruscle. Ma come si pronuncerà? /'krVsl/ (come muscle) o /'kruskle/? Io l’avrei chiamato Crúscole /'kruskole/. 

Spazio di discussione sulla lingua italiana / Discussion board on the Italian language
https://www.achyra.org/cruscate/
Miracolo, dei soldi dell'8‰ affidati allo Stato che non sono andati alla Chiesa, e sono finiti addirittura alla Crusca! Si sa chi nella Presidenza del Consiglio ha potuto fare tanto?Il progetto è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sui fondi dell'Otto per Mille.
È una scelta infelice, sono d'accordo con Marco. Ma avrete visto che il nome - marchio depositato tra l'altro, chissà se si aspettano ricadute di qualunque genere derivanti dall'assonanza con Google - è stato scelto dai realizzatori del motore di ricerca, che naturalmente sono informatici e delle questioni di lingua - neopurismo, limitazione dei forestierismi inutili ecc. - non gli importa niente. Basta guardare il sito del Media Integration and Communication Center dell'Università degli Studi di Firenze, Dipartimento Sistemi Informatici, tutto in inglese. Insomma, in Italia per quanto riguarda l'informatica l'italiano pressoché non esiste. Il Vocabolario riguarda l'italiano, ma l'intera struttura che ne rende possibile la consultazione - persone, attrezzature - ha come cardine linguistico l'inglese.Marco1971 ha scritto:L’apporto di Cruscle, per le ricerche linguistiche, è enorme, e l’impresa merita ogni lode; ma io non capisco perché si sia ceduto, nella coniazione del nome, alla tentazione d’un’assonanza con Google, che secondo me appiattisce e banalizza.
Il Vocabolario degli Accademici della Crusca, nelle sue varie edizioni, è sempre stato, credo, un modello di purismo linguistico (e ripreciso che io non sono un purista, ma un neopurista, ossia un purista strutturale).
Si poteva fare sia Crúscole (nel senso di «io le crusco» cioè «io cerco le parole registrate nei vocabolari della Crusca»), sia Crúscale/Cruscàle (il primo come imperativo; il secondo con implicito riferimento a portàle, in senso informatico).
Ha prevalso la suggestione dell’americanese. Per un’opera riguardante la lingua italiana. Una scelta a dir poco discutibile...
Ma per la consueta passività e atteggiamento supino nonché rassegnato di fronte agli anglicismi o pseudoanglicismi...Incarcato ha scritto:Mi pare che quanto lei dice, Roberto, non spieghi perché l'Accademia abbia accettato un tal nome.
La vedo così: i fondi vengono dal governo, il nome l'hanno scelto gli informatici - o meglio gli amministratori che gestiscono i fondi per l'informatizzazione del vocabolario - e il parere della Crusca in merito era secondario. Noto anche che uno dei curatori è Massimo Fanfani, che credo sia uno di quei linguisti che non ritengono assolutamente la lingua in pericolo a causa degli anglismi - ricordo di aver letto una sua nota sulle "periodiche geremiadi che affiorano riguardanti la scomparsa del congiuntivo e l'invasione degli anglismi".Incarcato ha scritto:Mi pare che quanto lei dice, Roberto, non spieghi perché l'Accademia abbia accettato un tal nome. Per fortuna, gli informatici non sono ancora accademici.
Quello che disse Freelancer era sicuramente giusto: ma pare che ora i linguisti abbiano ripreso le redini; si è passati infatti a una grafica ben piú sobria, con tanto di nome e simboli dell'Accademia in bella vista, citazioni latine e immagini libresche.Freelancer ha scritto:La vedo così: i fondi vengono dal governo, il nome l'hanno scelto gli informatici - o meglio gli amministratori che gestiscono i fondi per l'informatizzazione del vocabolario - e il parere della Crusca in merito era secondario.
Sarebbe bello sapere a chi dobbiamo questi miglioramenti: possibile che sia intervenuto qualche accademico?Marco1971 ha scritto:E nella pagina d’entrata del sito della Crusca sono scomparsi già da tempo gli on line a favore degli in linea.
L’è già qualcosa.