SinoItaliano ha scritto:Per quanto riguarda «ciglia» secondo me, è una parola che nella vita quotidiana si usa quasi esclusivamente al plurale... difficilmente c'è occasione per impiegarla al singolare.
Non so, a me pare una parola comune e mi capita spesso di dire che mi è entrato un ciglio in un occhio (e la cosa è alquanto fastidiosa).
Comunque, peccato per quella svista nel doppiaggio...
Per quanto riguarda il titolo in lingua originale per delle opere integralmente doppiate, direi che è qualcosa di insensato.
In linea teorica, sarebbe bello lasciare tutto, titoli, dialoghi, in lingua originale, con dei bei sopratitoli (o sottotitoli, che dir si voglia: io preferisco sopratitoli perché li considero come qualcosa di applicato sull'immagine già finita, ma potrei sbagliarmi) in italiano. Questa soluzione, almeno in certi casi, potrebbe però avere lo svantaggio di una scarsa "agevolezza", per cui un bel doppiaggio, corretto e ben fatto, non mi disturba: ma allora, che si traduca tutto!
Magari lasciano il titolo in lingua originale per dare un tocco di (più o meno) esotica autorevolezza o di fascino. A me pare soltanto una cosa provincialotta: "lo dico in lingua straniera così mi do un tono" - e cosa abbiamo aggiunto al valore oggettivo di quel che si va a vedere? Nulla, direi...
Quest'abitudine bislacca ha comunque anche un suo corrispettivo (ugualmente discutibile) nel campo dell'opera lirica. Si danno opere in lingua originale, com'è giusto che sia, ma sui manifesti del teatro campeggia il titolo tradotto in italiano. Vero è che, spesso, si tratta di traduzioni ormai storicizzate, ma esse risalgono all'epoca in cui le opere stesse si traducevano. Oggi che senso ha pubblicizzare
Il Franco cacciatore quando invece è
Der Freischütz che si mette in scena? Dare il titolo originale e sotto (piccolo e fra parentesi) la sua traduzione - se questo aiuta una parte del pubblico, grande o piccola che essa sia - sarebbe cosa impensabile?
In ogni caso, non succede solo in Italia: tempo addietro un teatro francese dava
La Force du Destin, opéra chanté en langue Italienne.
Non è che un giorno saremo costretti a chiedere in libreria
Schneewittchen per leggere ai bambini
Biancaneve tradotto in italiano?
Si scherza, va da sé, ma insomma...
Infine, grazie a Marco1971 per il rinvio all'altra pagina!