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«Mandare» per «comandare»
Inviato: ven, 04 mag 2012 19:08
di Ferdinand Bardamu
Nel processo del «mostro di Firenze», Pietro Pacciani, in una deposizione, disse: «Io ho voluto bene a tutto il mondo e ho considerato tutti fratelli, come Dio
manda nel Santo Vangelo».
Il Treccani in linea, alla voce
mandare, afferma che il significato di ‹ordinare, comandare› è antico o burocratico. Ora, giacché Pacciani era quasi un illetterato, non credo che il suo sia un preziosismo. Mi chiedo quindi: è viva quest'accezione di
mandare nel fiorentino parlato, oppure è limitata al vernacolo rustico?
AGGIORNAMENTO
Forse potrebbe trattarsi di un «comanda», con la gorgia. Dall'ascolto non riesco a venirne a capo (ecco lo
spezzone).
Re: «Mandare» per «comandare»
Inviato: ven, 04 mag 2012 19:26
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto:Forse potrebbe trattarsi di un «comanda», con la gorgia.
Propendo per quest'ipotesi: si tratta evidentemente di una pronuncia rustica ma c'è anche un accenno di approssimante, almeno mi pare.
Inviato: ven, 04 mag 2012 23:04
di Andrea Russo
In ispagnolo
mandar significa «comandare». C'entra qualcosa?
(Tra l'altro anche «tutto il mondo» mi sa di spagnolo.)
Inviato: ven, 04 mag 2012 23:19
di Marco1971
Andrea Russo ha scritto:(Tra l'altro anche «tutto il mondo» mi sa di spagnolo.)
O di francese:
tout le monde.

Inviato: sab, 05 mag 2012 7:55
di Brazilian dude
Anche in portoghese si dice Todo (o) mundo. Non sapevo che tutto il mondo non fosse un'espressione italiana.
Inviato: sab, 05 mag 2012 8:23
di Jonathan
Non capisco,
tutto il mondo è davvero un prestito da un'altra lingua? E quali espressioni venivano usate comunemente per riferirsi alla totalità del globo terrestre prima che i francesi, gli spagnoli e i portoghesi ci venissero in soccorso?
In ogni dove,
ovunque e
dappertutto? Cado dalle nuvole...

Inviato: sab, 05 mag 2012 8:54
di Brazilian dude
per riferirsi alla totalità del globo terrestre
Qui mi sembra che con
tutto il mondo non ci si riferisca a tutti gli abitanti del mondo, ma a tutti i membri del circolo di amicizia di una determinata persona, come in
Ho invitato tutto il mondo alla mia festa di compleanno =
Ho invitato tutte le persone che conosco, ma certamente non oltre sette miliardi di persone che popolano il nostro pianeta.
Inviato: sab, 05 mag 2012 9:26
di Ferdinand Bardamu
A me sinceramente pare che Pacciani si riferisse iperbolicamente davvero a «tutto il mondo» e non a «tutti», genericamente, con allargamento semantico dell'espressione analogo a quello del fr. tout le monde.
Durante la stessa deposizione, recitò una sua poesia che parlava di fratellanza universale: un episodio grottesco in un processo in cui era accusato delle più orrende bestialità.
Inviato: sab, 05 mag 2012 9:38
di Jonathan
Brazilian dude ha scritto:per riferirsi alla totalità del globo terrestre
Qui mi sembra che con
tutto il mondo non ci si riferisca a tutti gli abitanti del mondo, ma a tutti i membri del circolo di amicizia di una determinata persona, come in
Ho invitato tutto il mondo alla mia festa di compleanno =
Ho invitato tutte le persone che conosco, ma certamente non oltre sette miliardi di persone che popolano il nostro pianeta.
La mia domanda non riguardava in particolare le parole di Pacciani. Mi si corregga se sbaglio, ma suppongo che l'uso di
tutto il mondo nel senso di 'tante persone' o di 'tutte le persone che conosco' sia un'estensione del significato originale dell'espressione.
Tutto il pianeta> tutti gli esseri umani che lo abitano> tantissime persone.
-Un'artista famoso in tutto il mondo.
Inviato: sab, 05 mag 2012 10:14
di Brazilian dude
Appunto, perciò mi sono stupito quando ho letto che tutto il mondo non è italiano.
Inviato: sab, 05 mag 2012 11:03
di Carnby
Andrea Russo ha scritto:Tra l'altro anche «tutto il mondo» mi sa di spagnolo.
E perché? Non discuto sull'origine ma
tutt'i' mondo è una cosa che ho sempre sentito nella parlata toscana delle mie parti.
Inviato: sab, 05 mag 2012 12:13
di Andrea Russo
Carnby ha scritto:Andrea Russo ha scritto:Tra l'altro anche «tutto il mondo» mi sa di spagnolo.
E perché? Non discuto sull'origine ma
tutt'i' mondo è una cosa che ho sempre sentito nella parlata toscana delle mie parti.
Io no, per questo mi sa di spagnolo. Da qualche lingua sarà partita quest'espressione; non credo che tutte le lingue romanze abbiano formato "tutto il mondo" in modo autonomo.
Inviato: sab, 05 mag 2012 16:17
di u merlu rucà
Andrea Russo ha scritto:Carnby ha scritto:Andrea Russo ha scritto:Tra l'altro anche «tutto il mondo» mi sa di spagnolo.
E perché? Non discuto sull'origine ma
tutt'i' mondo è una cosa che ho sempre sentito nella parlata toscana delle mie parti.
Io no, per questo mi sa di spagnolo. Da qualche lingua sarà partita quest'espressione; non credo che tutte le lingue romanze abbiano formato "tutto il mondo" in modo autonomo.
Perché no? Io sono abbastanza vicino alla Francia ma nel mio dialetto, che pure ha parecchi francesismi non presenti nell'italiano, l'espressione tutto il mondo non c'è.
Inviato: sab, 05 mag 2012 19:12
di Carnby
Andrea Russo ha scritto:Io no, per questo mi sa di spagnolo.
Neanche
in tutt'i' mondo o
tutt'i mondo è paese (in pisano probabilmente
in tutto 'r mondo e
tutto 'r mondo è paese)?
Andrea Russo ha scritto:Da qualche lingua sarà partita quest'espressione; non credo che tutte le lingue romanze abbiano formato "tutto il mondo" in modo autonomo.
Mah, mi sembra una cosa talmente scontata da non escludere un'evoluzione spontanea nelle varie lingue.
Inviato: sab, 05 mag 2012 19:27
di Andrea Russo
Carnby ha scritto:Andrea Russo ha scritto:Io no, per questo mi sa di spagnolo.
Neanche
in tutt'i' mondo o
tutt'i mondo è paese (in pisano probabilmente
in tutto 'r mondo e
tutto 'r mondo è paese)?
Sí, ma mi sembrano un po' diverse come espressioni. Queste sono impressioni assolutamente soggettive, ovviamente. Poi è possibile che si usi anche qui e che io non l'abbia mai sentita.