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Sillabazione di "malaugurio"
Inviato: lun, 04 giu 2012 17:21
di giusepperub
Buongiorno a tutti.
Mi sono appena imbattuto in un esempio proposto da Aldo Gabrielli su Come parlare e scrivere meglio a proposito della sillabazione della parola "malaugurio". Egli propone "ma-lau-gu-ri-o". Se non vado errato un dittongo si divide se l'accento cade sulla vocale debole, ma non mi pare questo il caso (mi riferisco all'ultima divisione).
Grazie per l'aiuto.
P.s.: ho un dubbio analogo sulla parola "piolo" che Gabrielli sillaba "pi-o-lo".
Inviato: lun, 04 giu 2012 17:40
di Ferdinand Bardamu
Il
DOP considera quell'«i» un'approssimante e non una vocale piena, perciò «ma-lau-gu-rio». In
piolo, invece, si ha iato.
Inviato: lun, 04 giu 2012 17:52
di giusepperub
Grazie per il pronto intervento! Quindi capisco che la sillabazione di "malaugurio" proposta da Gabrielli è da evitare.
Debbo confessare che la questione di "piolo" non mi è chiara. Per aversi iato non devono incontrarsi due vocali forti (o dure, che dir si voglia)? Ad esempio "oasi" è iato, mentre "piove" no. Questo è ciò che ricordo, ma mi corregga se sbaglio.
Inviato: lun, 04 giu 2012 18:48
di Ferdinand Bardamu
Io sono tutt'altro che un esperto di fonetica e fonologia, perciò la rimando a
questo esauriente e chiaro intervento d'Infarinato.
Inviato: lun, 04 giu 2012 18:59
di giusepperub
A quanto pare, è molto più complesso di quanto credessi!
La ringrazio per la segnalazione.
Inviato: lun, 09 lug 2012 16:51
di domna charola
Riesumo questo argomento per esporre un altro dubbio di sillabazione, che permane anche dopo aver letto gli interventi a cui si rimanda sopra:
qual'è la corretta sillabazione per il prefisso paleo-?
correggendo bozze* ho trovato pale-ontologico e pale-ogeografico.
il secondo in particolare mi perplime: -o- può essere sillaba a sé stante?
(analogamente geo-grafico o ge-o-grafico?)
grazie!
*Non sono un correttore di bozze professionista, ma mi tocca farlo, e nel campo della sillabazione, complice l'uso di digitare con programmi che non obbligano a sillabare andando a capo, ho parecchie lacune

Inviato: lun, 09 lug 2012 17:33
di Infarinato
Foneticamente meglio
pa.leon.to.lo.gi.co,
pa.leo.geo.gra.fi.co (e
geo.gra.fi.co), ma «ovviamente» la sillabazione «tradizionale» consente di separare i gruppi
leo e
geo.

Inviato: lun, 09 lug 2012 17:39
di Sandro1991
Il De Mauro divide: pa.le.o.ge.o.grà.fi.co e pa.le.on.to.lò.gi.co
Inviato: lun, 09 lug 2012 18:00
di Infarinato
Appunto.

Inviato: lun, 09 lug 2012 19:32
di Carnby
Credo che correntemente (nel parlato) geografico sia pressoché sempre tetrasillabico, tant'è che esiste una grafia popolare *giografico (che riflette una realizzazione come [ʤo]), con caduta di quella /e/ realizzata come approssimante (o semiapprossimante). Anche in poesia i gruppi di due vocali sono di solito considerati monosillabici (con alcune eccezioni e dieresi metriche a scelta del poeta), mentre in greco classico (l'idioma da cui deriva la parola in questione, anche se passata attraverso il latino) geōgraphikós era considerato pentasillabico, perlomeno nella lingua colta. Bisogna inoltre considerare la tradizionale regola scolastica di non dividere mai due vocali adiacenti, in modo da non sbagliare.
Inviato: mar, 10 lug 2012 8:53
di domna charola
Quindi posso lasciarlo, anche se a colpo d'occhio "sembra bruttino" (ma mi rendo conto, non può essere un criterio... )?
grazie a tutti per il pronto intervento
Inviato: gio, 25 ott 2012 9:29
di domna charola
altro caso: verbo sciogliere, come viene sillabato?
e il gerundio sciogliendo?
...aiuto!...

Inviato: gio, 25 ott 2012 10:04
di Carnby
Naturalmente
scio-glie-re e
scio-glien-do.

Inviato: gio, 25 ott 2012 12:04
di Marco1971
Ricordo che la sillabazione delle parole è spesso segnalata nei vocabolari, ad esempio nel
Sabatini-Coletti.