«Topping»

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Zabob
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«Topping»

Intervento di Zabob »

GRADIT ha scritto:Topping: guarnizione semiliquida dolce che si pone con apposito dosatore sopra una pietanza: t. al cioccolato, all’amarena | il dosatore contenente tale salsa (definizione citata in questo forum in altro filone)
Vogliamo provare a trovare un traducente italiano? Io propongo, visto che siamo in argomento, una parola-macedonia: cremalsa (da crema+salsa).
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

La definizione non è nel GRADIT, era una proposta dell’utente francescofree. Il GRADIT registra topping in un’accezione tecnico-specialistica nel campo della chimica: primo frazionamento, mediante distillazione, del petrolio grezzo; anche agg.inv. impianto t., fase t.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Souchou-sama
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Intervento di Souchou-sama »

Ho un dubbio: non si potrebbe dire semplicemente copertura o rivestimento?…
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Il Picchi dà anche guarnizione, che secondo me è adeguato; tra gli esempi riportati c'è questo: a topping of whipped cream --> una guarnizione di panna montata.

Mentre l'accezione tecnico-specialistica menzionata da Marco ha come traducente, in effetti, proprio topping...
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

La IATEdistillazione frazionata. In francese ho trovato distillation atmosphérique.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Il verbo preciso, in gastronomia, è nappare (dal francese napper). Il sostantivo che se ne può ricavare facilmente sarebbe nappatura (meglio di nappaggio, cfr fr. nappage).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Zabob
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Intervento di Zabob »

Mi scuso per aver frainteso il fatto che il lemma non è voce del GRADIT, ma ne era stata segnalata la mancanza.
I francesi usano come sinonimo di topping "coulis", anche se forse i termini non sono proprio equivalenti. Coulis si usa anche in italiano: [1] e [2].
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

E, visto che coulis si pronuncia esattamente /ku'li/, nulla di piú facile dell’adattamento grafico culí, già nell’uso, basta digitare “culì di fragole” o “culì di lamponi”. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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