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«Eco»

Inviato: sab, 24 giu 2006 16:54
di Marco1971
Il sostantivo eco, in italiano, è ambigenere: si può dire sia un’eco lontana sia un eco lontano (ma al plurale è sempre maschile, gli echi lontani). In latino è femminile (come, presumo, in greco, anche per il nome della ninfa), e le prime attestazioni sono femminili (nella forma antica ecco):
Ogni spiaggia
susciti un’ecco nuova, ch’a’ tuo’ accenti
risponda. (Firenzuola, 1493-1543)
Gli scrittori oscillano: sempre maschile per Foscolo e Leopardi, sempre femminile per D’Annunzio e Pirandello; Carducci è indeciso e adopra tutti e due.

Ma perché vi sto a raccontar questo? Perché è di nuovo un caso in cui l’italiano si distingue dalle altre lingue neolatine, che hanno solo l’eco maschio (francese, spagnolo, portoghese). Questa preferenza sarà dovuta alla terminazione in –o, tradizionalmente associata al maschile? Perduta s’è la ricordanza di quell’Eco che per Narciso si consumò d’amore?

Personalmente prediligo l’eco femminile, che mi suona piú elegante (mi sovviene d’un verso di Quasimodo – che cito a memoria – Si specchia un suono in amorosa eco...). Sarei interessato a conoscere le vostre preferenze.

Inviato: sab, 24 giu 2006 17:21
di Brazilian dude
Io ho imparato eco femminile e echi maschile, allora l'ho sempre usato così, sebbene sia un po' illogico. In italiano ci sono innumerevoli sostantivi che sono maschili al singolare e femminili al plurale, non molto spesso il contrario: uovo - uova, braccio - braccia, paio - paia, ecc. Qui si tratta ovviamente di sostantivi neutri latini della seconda coniugazione. Mi sembra che cambino in femminili al plurale perché la a si sente quasi sempre come femminile. O sbaglio?

Mi piace tantissimo il plurale italiano, molto più interessante della nostra monotona s. :)

Brazilian dude

Inviato: sab, 24 giu 2006 17:26
di Marco1971
Brazilian dude ha scritto:Qui si tratta ovviamente di sostantivi neutri latini della seconda coniugazione. Mi sembra che cambino in femminili al plurale perché la a si sente quasi sempre come femminile. O sbaglio?
Non vedo altra spiegazione, caro Brazilian dude.

Inviato: sab, 24 giu 2006 21:10
di Federico
Forse è una stupida fissazione dell'insegnamento elementare, ma mi risulta che ai bambini si inculchi per bene che eco è femminile...

Inviato: sab, 24 giu 2006 21:54
di arianna
Io preferisco l'eco al femminile: è giunta l'eco...non è piú "elegante" di è giunto l'eco?
Non so se sia solo una mia impressione...

Inviato: sab, 24 giu 2006 22:42
di Bue
Umberto Eco è maschile

Inviato: sab, 24 giu 2006 22:53
di Marco1971
Bue ha scritto:Umberto Eco è maschile
Sí, ma purtroppo ’un c’entra nulla...

Inviato: dom, 25 giu 2006 11:58
di Incarcato
Io uso solo il femminile perché nella mia fantasia è la ninfa che dà il nome al fenomeno e non viceversa. Insieme a Eco, mi vengono in mente, per esempio Amaltea, Aretusa, le naiadi, le oreadi eccetera.

In latino, echo è solo femminile e dovrebbe far parte della quarta.

Mentre in greco, esiste sia ηχος, ου, ο, (maschile) che significa suono, fragore, ma anche eco; esiste poi ηχω, ους, η, (femminile): suono, rimbombo, lamento, e questo è propriamente il nome della ninfa.