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«Garbare» e «piacere»

Inviato: gio, 13 set 2012 16:34
di Andrea Russo
Esistono delle sfumature di significato tra i due verbi? Mio padre m'ha sempre detto che garbare s'usa per le persone («Quella donna mi garba poco») mentre piacere per le cose («Mi piace tanto il pesce»).

Si tratta della solita differenza da maestrina oppure c'è un fondo di verità? I dizionari non dicono nulla al riguardo: ad esempio il Treccani in linea non fa nessuna distinzione.

A ogni modo, da qualche parte dev'esser nata questa distinzione...

Inviato: gio, 13 set 2012 19:38
di u merlu rucà
Penso che garbare sia usato poco fuori dalla Toscana. Io uso solo piacere, anche se garbo (gàribu) esiste nel mio dialetto con il verbo derivato agaribà, che ha però il significato di sistemare, accomodare.

Inviato: gio, 13 set 2012 21:43
di Marco1971
Talvolta capita che ci rimangano impresse nella mente le cose inculcateci da qualche docente, che magari erano fisime sue. Nel caso specifico, se tra garbare e piacere può sussistere qualche lieve sfumatura semantica, certo è che entrambi si possono adoperare in riferimento a persone e cose indifferentemente.

Inviato: gio, 13 set 2012 22:23
di Andrea Russo
u merlu rucà ha scritto:Penso che garbare sia usato poco fuori dalla Toscana.
Al riguardo c'è quest'articolo di Matilde Paoli.

Grazie a entrambi per le risposte! :wink: