Esistono delle sfumature di significato tra i due verbi? Mio padre m'ha sempre detto che garbare s'usa per le persone («Quella donna mi garba poco») mentre piacere per le cose («Mi piace tanto il pesce»).
Si tratta della solita differenza da maestrina oppure c'è un fondo di verità? I dizionari non dicono nulla al riguardo: ad esempio il Treccani in linea non fa nessuna distinzione.
A ogni modo, da qualche parte dev'esser nata questa distinzione...
«Garbare» e «piacere»
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- u merlu rucà
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Talvolta capita che ci rimangano impresse nella mente le cose inculcateci da qualche docente, che magari erano fisime sue. Nel caso specifico, se tra garbare e piacere può sussistere qualche lieve sfumatura semantica, certo è che entrambi si possono adoperare in riferimento a persone e cose indifferentemente.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Al riguardo c'è quest'articolo di Matilde Paoli.u merlu rucà ha scritto:Penso che garbare sia usato poco fuori dalla Toscana.
Grazie a entrambi per le risposte!

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