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«Ti condivido l’immagine»
Inviato: sab, 20 apr 2013 0:03
di Ferdinand Bardamu
Nel linguaggio delle reti sociali (e non solo), il verbo
condividere, stranamente, si costruisce col dativo: «Ti condivido l’immagine, l’articolo, ecc.». È evidente che si tratta di un calco malriuscito di
to share, che regge
with, come
condividere regge
con. Chi dice «condivido a te» ha in realtà in mente «invio/mando/do/passo a te». È un’improprietà bella e buona che
si sta diffondendo.
Inviato: sab, 20 apr 2013 1:08
di Souchou-sama
Io non lo condannerei al cento percento, ché mi sembra si possa tutto sommato interpretare come un
dativo di vantaggio o giú di lí. Ma forse questo serve solo a
comprenderlo meglio, non a giustificarlo…

Inviato: sab, 20 apr 2013 13:35
di Animo Grato
In effetti, suona un po' come "ti alzo le mani" (non nel senso di "alzo le tue mani", ma in quello di "alzo le mani su di te" --> "ti picchio"). Secondo me questo uso sgraziato si spiega con l'accezione specifica che "condividere" ha assunto nel gergo delle reti sociali, per cui "ti condivido un'immagine" è una brachilogia per "ti [associo/includo nel gruppo con cui] condivido un'immagine".
Inviato: sab, 20 apr 2013 14:35
di Ferdinand Bardamu
Finché rimane confinato al gergo di Facebook e affini, possiamo essere persino tolleranti: come avete detto, quel dativo lo possiamo interpretare come un dativo di vantaggio, oppure possiamo vedere l’intera costruzione come una sorta di brachilogia o un’estensione analogica della reggenza di verbi come passare, inviare, ecc.
L’uso al di fuori di quest’àmbito, invece, è a mio avviso inaccettabile: «*ti condivido la mia esperienza» io l’asterischerei addirittura.