«Accudienza»

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Zabob
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Iscritto in data: sab, 28 lug 2012 19:22

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Non registrato a lemma da nessuno dei dizionari in linea (e neppure dallo Zingarelli), è presente in 5670 pagine nella rete, e anche in 366 libri (e nemmeno tutti recenti). Direi che in origine il termine era adoperato esclusivamente in àmbito tecnico, in particolare per i mezzi ferroviari, ma anche per le caldaie e i motori termici in generale:
«Infatti l'uso di riscaldatori elettrici presenta molti vantaggi igienici e di comodità: eliminazione del fumo, maggiore rapidità di messa a regime, risparmio di accudienza, possibilità di regolazione, ma risulta sempre economicamente svantaggioso rispetto ad un impianto di termosifoni o di stufe.» (C.N.R., La ricerca scientifica ed il progresso tecnico nell'economia nazionale, 1935)

Sembra che ultimamente il vocabolo "accudienza", accanto all'uso settoriale ferroviario che permane (riferito in principio alle locomotive, ma più di recente esteso anche a dormitori e stazioni e persino al personale viaggiante e agli animali trasportati sugli appositi carri), stia conoscendo un altro impiego del tutto differente, venendo adoperato in alternativa ad "accudimento" e riferito ai minori:
«In sostanza, par di capire dal ragionamento della Corte che il dolo (progressivo) del delitto di maltrattamenti si sia nella specie manifestato nell'insistere in metodi educativi e di accudienza che gli imputati avevano continuato ad adottare (...) nonostante essi fossero stati debitamente avvertiti da esperti e dalla stessa autorità giudiziaria del fatto che quei metodi erano inappropriati e pericolosi per il bambino.» (G. Pavich, Il delitto di maltrattamenti. Dalla tutela della famiglia alla tutela della personalità)

V. anche accudienza scolastica.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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