Pagina 1 di 1

«‹Vendonsi› e ‹affittansi›», Accademia della Crusca

Inviato: mer, 25 set 2013 20:00
di Ferdinand Bardamu
Nella scheda dell’Accademia della Crusca dedicata all’analisi delle forme vendonsi e affittansi, si legge:

…non si può quindi affermare che scrivere vendesi/affittasi appartamenti sia errato, ma solo grammaticalmente meno corretto.

Solo io vedo una sottile linea tra la minore correttezza grammaticale e l’erroneità? Nella scheda si dice, giustamente, che queste due forme — in cui si nota l’applicazione della legge Tobler-Mussafia — si sono oramai lessicalizzate, tant’è che c’è chi, non percependo piú la presenza del clitico, le pronuncia vende/z/i e affitta/z/i.

Vendesi (vendonsi) e affittasi (affittansi) seguíti da sostantivo sono esempi di costrutto col si passivante e non impersonale, perché «il si impersonale si può applicare ai verbi transitivi solo se l’oggetto diretto è di 1° o 2° pers. o se è un pronome clitico di 3° pers., ma non se è un oggetto diretto di 3° pers. nominale o pronominale, ma non clitico» (Giampaolo Salvi, «La formazione della costruzione impersonale in italiano», p. 8, sottolineatura mia).

Questo vale, come diceva Infarinato qui, per l’italiano sovraregionale, perché in toscano si ha in genere assenza di accordo («si vende appartamenti»), pur restando quel si ancora passivante.

Di conseguenza, una frase come «vendesi appartamenti» può essere accettabile solo come variante diatopica toscana — ancorché ormai obsoleta — del normale «vendonsi appartamenti». Fuor di Toscana, tralasciando la questione della lessicalizzazione e dell’antiquata ènclisi che molti addirittura non avvertono, dovrebbe essere considerata piuttosto un errore.

Il giudizio della Crusca mi pare invece un compromesso tra una posizione conciliante (vendesi si è ormai lessicalizzato, perciò il mancato accordo non è scorretto) e una intransigente (col si passivante è necessario l’accordo del verbo). Donde quell’involuto «meno grammaticalmente corretto»: ammesso che si possano dare correttezza e scorrettezza assolute (e questo non mi pare il caso), un certo costrutto o è corretto o non è.

Inviato: mer, 05 mar 2014 22:32
di Ivan92
Non capisco come mai, caro Ferdinand, lei consideri errata la frase "vendesi appartamenti" al di fuori del contesto toscano. Anche dalle mie parti si ha assenza d'accordo in genere. "Si vende appartamenti" è una proposizione che si sente spesso pronunciare. Sarebbe errata solo perché non pronunciata all'interno dei confini toscani?

Inviato: mer, 05 mar 2014 23:26
di Ferdinand Bardamu
Il mancato accordo del verbo col soggetto posposto ha un’accettabilità limitata, perché è un costrutto proprio dei registri piú bassi. In proposito, le cito un passo della Grammatica di Serianni (XI.363, sottolineatura mia):

Nell’italiano antico e modernamente solo in alcuni modi idiomatici o in un registro molto informale, l’anteposizione del predicato ad un soggetto plurale può comportare l’accordo al singolare […].

Nel nostro caso, però, siamo di fronte a una forma cristallizzata, che si è addirittura lessicalizzata nel tempo. Il mancato accordo non è dunque dovuto all’adozione di un registro poco sorvegliato, ma al fatto che il valore verbale di vendesi è percepito con minor chiarezza, anche per il relitto di una legge dell’italiano antico (legge di Tobler-Mussafia).

Un parlante avveduto dovrebbe sapere che sempre di un verbo si tratta: dovrebbe perciò riuscire ad analizzare correttamente vendesi e concordare altrettanto correttamente verbo e soggetto.

Re: «‹Vendonsi› e ‹affittansi›», Accademia della Crusca

Inviato: mer, 05 mar 2014 23:49
di Ivan92
Sì sì, codeste cose le avevo capite. Io mi riferivo a questo:
Ferdinand Bardamu ha scritto:Fuor di Toscana, tralasciando la questione della lessicalizzazione e dell’antiquata ènclisi che molti addirittura non avvertono, dovrebbe essere considerata piuttosto un errore.
Perché "solamente" fuor di Toscana? Un errore è tale dappertutto. Anche qui nelle Marche, generalmente, si ha assenza d'accordo. Perché questo fenomeno deve esser trattato alla stregua d'un solecismo mentre in Toscana no?

Inviato: gio, 06 mar 2014 0:30
di Ferdinand Bardamu
Il mio è stato un giudizio avventato e un po’ troppo perentorio, l’ammetto. Diciamo allora che l’accordo al singolare con soggetto plurale, di là da limitazioni geografiche tutte da verificare, appartiene ai registri piú bassi della lingua.

Inviato: gio, 06 mar 2014 10:21
di valerio_vanni
Ferdinand Bardamu ha scritto:Il mancato accordo non è dunque dovuto all’adozione di un registro poco sorvegliato, ma al fatto che il valore verbale di vendesi è percepito con minor chiarezza
Quella scarsa percezione è anche motivo di alcuni /'vendezi/ al posto di /'vendesi/.

Inviato: gio, 06 mar 2014 16:37
di Ivan92
Ferdinand Bardamu ha scritto:Il mio è stato un giudizio avventato e un po’ troppo perentorio, l’ammetto. Diciamo allora che l’accordo al singolare con soggetto plurale, di là da limitazioni geografiche tutte da verificare, appartiene ai registri piú bassi della lingua.
La ringrazio della delucidazione :)

Vorrei porle un altro quesito. La Crusca fa distinzione tra queste due proposizioni (http://www.accademiadellacrusca.it/it/l ... clitico-si): si mangia le mele (noi mangiamo le mele = complemento oggetto = si impersonale) e si mangiano le mele (le mele sono, vengono mangiate = soggetto= si passivante). Non si era detto che, solo nel caso in cui ci si trovi dinanzi ad un sintagma nominale sostituibile da un clitico accusativo, siamo veramente di fronte a un si impersonale? In si mangia le mele non vi è alcuna traccia di clitico accusativo. Perché, allora, quel si dovrebbe essere impersonale?

Inviato: gio, 06 mar 2014 16:44
di Infarinato
Perché codesta è per l’appunto l’«interpretazione tradizionale», che il Salvi convincentemente confuta. Vada a leggersi l’articolo (…e quattro! :)).

Inviato: ven, 07 mar 2014 18:07
di Ivan92
Spero che non mi dica "e cinque" se, ora che sto per porre un'altra domanda, la risposta che cerco dovesse essere rintracciabile nell'articolo di Salvi :) (lo lessi e l'ho letto ma non in maniera approfondita. Essendo di 33 pagine, capita che qualcosa sfugga alla vista).

Se l'interpretazione moderna ritiene che il si della suddetta frase (si mangia le mele) sia non impersonale bensì passivante, la proposizione diverrebbe errata per gli stessi motivi citati sopra da Ferdinand (mancato accordo tra verbo e sostantivo). Come si può allora ovviare a tale problema?

Inviato: sab, 08 mar 2014 17:29
di Infarinato
Ivan92 ha scritto:Se l'interpretazione moderna ritiene che il si della suddetta frase (si mangia le mele) sia non impersonale bensì passivante, la proposizione diverrebbe errata per gli stessi motivi citati sopra da Ferdinand (mancato accordo tra verbo e sostantivo). Come si può allora ovviare a tale problema?
La proposizione non è «errata»: semplicemente, l’altra variante (quella con accordo) «è obbligatoria in molte varietà dell’italiano quando il complemento oggetto non è costituito da un pronome clitico».

Ergo quella senz’accordo è [oggi] percepita da molti italofoni come toscaneggiante e/o arcaizzante: in ogni caso, come «meno canonica» (e da alcuni, sí, addirittura come errata), e come tale è registrata da molte grammatiche.

Inviato: sab, 08 mar 2014 22:41
di Ivan92
La ringrazio, Infarinato. :)