campagna diffamatoria
Inviato: lun, 03 mar 2014 22:07
Mi è venuto il dubbio se la sfruttatissima locuzione che ho scelto come titolo del filone sia una frase davvero corretta, quantomeno nel significato che (dal contesto lo si capisce) gli si vorrebbe dare .
La diffamazione avviene quando si crea un serio danno alla reputazione di una persona , di una società, o di un'ente o quant'altro divulgando cose intime, riservate, delicate, magari tradendo la fiducia che si era riposta su di noi. Esempio classico se divulghiamo la sieropositività di una persona , o la sua omosessualità , o il fatto che si droghi : non c'è il requisito della falsità delle informazioni per esserci diffamazione, e non so neppure se ci sia quello del voler nuocere.
Per parlare di calunnia invece serve in più il requisito della non veridicità consapevole (non l'errore) delle notizie divulgate: a me sembra improbabile che i giornalisti pensino che quando c'è un complotto ci si limiti alla sola diffamazione , senza la calunnia.
Voi cosa ne pensate?
La diffamazione avviene quando si crea un serio danno alla reputazione di una persona , di una società, o di un'ente o quant'altro divulgando cose intime, riservate, delicate, magari tradendo la fiducia che si era riposta su di noi. Esempio classico se divulghiamo la sieropositività di una persona , o la sua omosessualità , o il fatto che si droghi : non c'è il requisito della falsità delle informazioni per esserci diffamazione, e non so neppure se ci sia quello del voler nuocere.
Per parlare di calunnia invece serve in più il requisito della non veridicità consapevole (non l'errore) delle notizie divulgate: a me sembra improbabile che i giornalisti pensino che quando c'è un complotto ci si limiti alla sola diffamazione , senza la calunnia.
Voi cosa ne pensate?