Purtroppo non sempre si possono avere a disposizione tutti gli strumenti per dare una risposta soddisfacente alle questioni.
Ringrazio quindi
Carnby e
Ferdinand per aver perseverato nelle ricerche e aver messo in dubbio quanto da me affermato sulla base di quanto riportato nella sezione etimologica della voce
guaina del GRADIT (vatti a fidare!

). Ho evidenziato in grassetto la parte che indica trattarsi di un prestito e non di una parola ereditata dal latino per tradizione ininterrotta.
[ca. 1300; dal fr. ant. guaine, in. XIII sec., dal lat wagīna, con w- per v- per influsso franc.]
Le indicazioni di
Carnby e le citazioni di
Ferdinand suggeriscono una storia della parola più complessa e in parte diversa da quella indicata dal GRADIT. Le mie successive verifiche confermano queste indicazioni.
La parola latina era
vagina ed era diffusa su tutto il territorio dell'impero Romano. Probabilmente in area francone, come dice il DEI, vi è stato l'adattamento ricordato nella citazione del Rohlfs riportata da
Ferdinand (vol. I, § 167). Questa forma adattata si è diffusa poi in tutta la Romània, esclusa la Romanìa. L'italiano ha ereditato dal latino la forma
guaina invece di una forma derivata direttamente da
vagina (con tutte le trasformazioni del caso) come invece si presume sia avvenuto per alcuni dialetti italiani.
Alla luce di questa scarna esposizione possiamo considerare
guaina un prestito dell'antico francese?
Bisognerebbe sapere
quando il termine è arrivato in Italia grazie alla sua espansione dai territori d'origine e quale fosse in quel momento il grado di differenziazione dei diversi
dialetti latini dai quali si sono originate le lingue romanze.
Non ho elementi per rispondere a questa questione ma, sulla base di quanto riportato dai vocabolari e dalle grammatiche storiche, non sembrerebbe trattarsi di un prestito anche se la parola non può considerarsi genuinamente latina per via dell'influsso germanico che ne ha modificato l'evoluzione naturale.
In conclusione le indicazioni del GRADIT non sembrerebbero corrette o, almeno, risultano poco giustificate alla luce di quanto riportato da altri vocabolari e dalle grammatiche storiche.