Credi che potrebbe?

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
bartolo
Interventi: 279
Iscritto in data: gio, 29 set 2005 17:04

Credi che potrebbe?

Intervento di bartolo »

Buona sera a tutti.

Ho un dubbio. Ho redatto velocemente una lettera in posta elettronica, e senza pensarci ho digitato la seguente frase: «Credi che Renato potrebbe fare qualcosa?».

E' accettabile?

Grazie!
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5342
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Re: Credi che potrebbe?

Intervento di Carnby »

bartolo ha scritto:E' accettabile?
Si dice credi che possa, no?
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Re: Credi che potrebbe?

Intervento di Fausto Raso »

bartolo ha scritto:Buona sera a tutti.

Ho un dubbio. Ho redatto velocemente una lettera in posta elettronica, e senza pensarci ho digitato la seguente frase: «Credi che Renato potrebbe fare qualcosa?».

E' accettabile?

Grazie!
È forma correttissima (il suo dubbio, credo, riguardava il congiuntivo - potesse - che sarebbe stato errato).
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Re: Credi che potrebbe?

Intervento di Fausto Raso »

Carnby ha scritto:
bartolo ha scritto:E' accettabile?
Si dice credi che possa, no?
È corretto tanto possa quanto potrebbe. Dipende dal contesto...
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Avatara utente
bartolo
Interventi: 279
Iscritto in data: gio, 29 set 2005 17:04

Intervento di bartolo »

Grazie!
Avatara utente
bubu7
Interventi: 1454
Iscritto in data: gio, 01 dic 2005 14:53
Località: Roma
Info contatto:

Re: Credi che potrebbe?

Intervento di bubu7 »

Fausto Raso ha scritto: ...(il suo dubbio, credo, riguardava il congiuntivo - potesse - che sarebbe stato errato).
Quando mai, Fausto? :roll:

Credi (ora) che possa (ora) fare qualcosa?

Credi (ora) che potrebbe (ora) fare qualcosa?

Credi (ora) che potesse (nel passato) fare qualcosa?

Credi (ora) che avrebbe potuto (nel passato) fare qualcosa?

Tutte forme corrette a seconda del contesto.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

bubu7 ha scritto:Credi (ora) che potesse (nel passato) fare qualcosa?
Non sono convinto della bontà di questa frase.
Per me è: Credi (ora) che avrebbe potuto (nel passato) fare qualcosa?
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Avatara utente
bubu7
Interventi: 1454
Iscritto in data: gio, 01 dic 2005 14:53
Località: Roma
Info contatto:

Intervento di bubu7 »

Quindi per il presente si potrebbero usare entrambi i modi, congiuntivo o condizionale, mentre per il passato solo il condizionale? :roll:
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

bubu7 ha scritto:Quindi per il presente si potrebbero usare entrambi i modi, congiuntivo o condizionale, mentre per il passato solo il condizionale? :roll:
Il discorso è molto complesso...
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Avatara utente
bubu7
Interventi: 1454
Iscritto in data: gio, 01 dic 2005 14:53
Località: Roma
Info contatto:

Intervento di bubu7 »

Fausto Raso ha scritto: Il discorso è molto complesso...
Spero che, comunque, voglia condividerlo con noi.
Però, in attesa di una spiegazione convincente direi di dare per buona anche la frase: "Credi (ora) che potesse (nel passato) fare qualcosa?". :)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5091
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Serianni dice questo:

L’anteriorità rispetto a un presente o a un futuro può essere espressa con l’imperfetto congiuntivo, «quando il fatto potenziale del passato ha valore durativo» (MORETTI-ORVIETO 1979; I 115; «penso che da bambino non godesse di buona salute») […]. (Luca Serianni, Italiano, Milano, Garzanti, 2000, § XIV. 58a)

La GGIC, invece, non mette in evidenza le limitazioni aspettuali/azionali di questo costrutto, ma dice:

Se c’è simultaneità o anteriorità rispetto al Tempo della principale = ME [Momento dell’Enunciazione] si usano gli stessi Tempi che si avrebbero in frasi indipendenti, ma al congiuntivo. (Grande Grammatica Italiana di Consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi e A. Cardinaletti, Bologna, Il Mulino, 2001, vol. II, § XII.2)

Mi pare che la GGIC giustifichi dunque il congiuntivo imperfetto in una completiva retta da un tempo presente: come si dice «poteva far qualcosa», cosí, in una subordinata, si dice «credo che potesse far qualcosa».
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data mar, 18 mar 2014 15:13, modificato 1 volta in totale.
Avatara utente
bubu7
Interventi: 1454
Iscritto in data: gio, 01 dic 2005 14:53
Località: Roma
Info contatto:

Intervento di bubu7 »

Grazie per le citazioni, Ferdinand.

Integro la sua citazione della GGIC con un esempio tratto sempre dal luogo da lei citato (tratto però dalla I ed. della GGIC, 1991):

(11).b Suppongo che Carlo conoscesse bene il problema.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5091
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

bubu7 ha scritto:Integro la sua citazione della GGIC con un esempio tratto sempre dal luogo da lei citato (tratto però dalla I ed. della GGIC, 1991):

(11).b Suppongo che Carlo conoscesse bene il problema.
Lo stesso esempio c’è pure nell’edizione del 2001.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 23 ospiti