Frasi dubbie

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Moderatore: Cruscanti

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Foucault
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Iscritto in data: mar, 03 giu 2014 15:43

Frasi dubbie

Intervento di Foucault »

Buongiorno,

riporto di seguito alcune frasi sulle quali ho alcune incertezze. In attesa di ricevere i vostri pareri in merito, vi ringrazio per la cortese attenzione.

1) Non avevo capito con chi avevo a che fare

Si può scrivere anche: Non avevo capito con chi avessi a che fare?

2)Quando finirono di spiegarmi, l'adrenalina mi circolava impazzita nel sangue, perché nonostante quello che avevo appena udito avesse dell'incredibile, sentivo che era tutto vero.

I tempi dei verbi di questa frase sono concordati correttamente?

3)Lo vidi andarle dietro con la svogliatezza di uno che stia portando il cane fuori a fare i bisogni.

Corretto usare il congiuntivo?

4)Questa non è solo la tua guerra, e se tutti si prendessero la piena autorità delle proprie azioni ogni volta che lo ritengono opportuno, di certo non la si vincerebbe!

5)Mi fingerei accondiscendente, andrei alla cena, e non appena mi presentano al mio nuovo capo, gli direi che...

È corretto usare l'indicativo presente?

6) Fin da bambina ero affetta da una forma particolarmente grave di agorafobia che mi perseguita ancora oggi.

Grazie
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Ferdinand Bardamu
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Re: Frasi dubbie

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Foucault ha scritto:1) Non avevo capito con chi avevo a che fare

Si può scrivere anche: Non avevo capito con chi avessi a che fare?
.
Foucault ha scritto:2)Quando finirono di spiegarmi, l'adrenalina mi circolava impazzita nel sangue, perché nonostante quello che avevo appena udito avesse dell'incredibile, sentivo che era tutto vero.

I tempi dei verbi di questa frase sono concordati correttamente?
Sí. Banalmente: il passato semplice (comunemente detto «passato remoto») si usa in riferimento ad avvenimenti di primo piano nella narrazione, mentre l’imperfetto è usato per gli avvenimenti di sfondo rispetto alla trama principale (es. per le descrizioni).
Foucault ha scritto:3)Lo vidi andarle dietro con la svogliatezza di uno che stia portando il cane fuori a fare i bisogni.

Corretto usare il congiuntivo?
.
Foucault ha scritto:4)Questa non è solo la tua guerra, e se tutti si prendessero la piena autorità delle proprie azioni ogni volta che lo ritengono opportuno, di certo non la si vincerebbe!
L’indicativo è corretto. Il congiuntivo mi sembra comunque possibile, per dare alla frase una sfumatura d’eventualità.
Foucault ha scritto:5)Mi fingerei accondiscendente, andrei alla cena, e non appena mi presentano al mio nuovo capo, gli direi che...

È corretto usare l'indicativo presente?
Sí.
Foucault ha scritto:6) Fin da bambina ero affetta da una forma particolarmente grave di agorafobia che mi perseguita ancora oggi.
L’uso dell’imperfetto è corretto, ma la frase, tolta dal suo contesto, è problematica. Se è un enunciato isolato, la sua accettabilità è dubbia: l’imperfetto è il tempo relativo per eccellenza, e abbisogna di un ancoraggio temporale, implicito o esplicito. La frase diverrebbe pienamente accettabile se inserita in un contesto come il seguente, ossia in riferimento a un tempo perfettivo: «Gli dissi che mi era impossibile seguirlo in paese. Fin da bambina [infatti] ero affetta da una forma particolarmente grave di agorafobia che mi perseguita ancora oggi».
Foucault
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Iscritto in data: mar, 03 giu 2014 15:43

Intervento di Foucault »

Grazie per le risposte e i chiarimenti.

Per quanto riguarda l'esempio numero 6, se ho ben capito, in caso di enunciato isolato è più corretto scrivere:

Fin da bambina fui affetta da una forma particolarmente grave di agorafobia che mi perseguita ancora oggi.


Avrei un'ulteriore questione: nel caso omettessi di scrivere "che mi perseguita ancora oggi", c'è un uso del tempo del verbo che meglio di un altro favorisce l'interpretazione che l'agorafobia non si sia conclusa nel passato del parlante?

Ad esempio la seguente frase, dal mio punto di vista, forse erroneo, mi fa pensare che la fobia si sia conclusa nel passato del parlante: "Fin da bambina sono stata affetta da una forma particolarmente grave di agorafobia."
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Fui certamente non va bene, perché indica un’azione passata, compiuta, senza legami col presente, circoscritta entro coordinate temporali nette, talché il verbo al passato semplice, in unione con una locuzione temporale come fin da bambina, rende la frase grammaticalmente inaccettabile.

Riguardo alla frase senza la relativa, io scriverei: «Sono affetta fin da bambina da una forma particolarmente grave di agorafobia». Volessimo mantenere la relativa, dovremmo, a parer mio, trovare una parafrasi corrispondente: «Da bambina mi sono ammalata di una forma particolarmente grave di agorafobia, che mi perseguita ancor oggi».

Nell’ultimo caso, l’uso del passato composto (comunemente: passato prossimo) è giustificato — nell’italiano normale, senza caratterizzazioni o influenze regionali — dalla permanenza nel presente degli effetti di un’azione che ha avuto luogo nel passato.
Foucault
Interventi: 30
Iscritto in data: mar, 03 giu 2014 15:43

Intervento di Foucault »

È stato molto chiaro ed esaustivo, la ringrazio.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Di nulla. :)
Ivan92
Interventi: 1416
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Intervento di Ivan92 »

Per quanto riguarda la terza frase, andrebbe bene anche l'indicativo presente, giusto? E per ciò che concerne la quinta, non sarebbe preferibile l'uso del futuro semplice?
Avatara utente
Scilens
Interventi: 1097
Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

Per la terza son daccordo sul presente indicativo, mentre la quinta la vedo meglio così: "andrei alla cena, e non appena mi presentassero al mio nuovo capo, gli direi"
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