«Approccio in/a/per»?

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Moderatore: Cruscanti

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domna charola
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«Approccio in/a/per»?

Intervento di domna charola »

Ho provato a cercare ma non mi sembra sia stato trattato in alcun filone.

Quale di queste frasi è corretta? (o più corretta, o preferibile?)
  1. Un nuovo approccio nella realizzazione della cartografia geologica
  2. Un nuovo approccio alla realizzazione della cartografia geologica
  3. Un nuovo approccio per la realizzazione della cartografia geologica
Rileggendo le bozze di una collega, mi sono resa conto di non essere affatto certa della risposta…

Grazie!
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
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Re: «Approccio in/a/per»?

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Approccio, stando all’etimologia, deriva da approcciare < fr. approcher < lat. APPROPIARE, ossia ‹avvicinarsi›. La preposizione piú logica è dunque a: veda anche il Treccani in linea, s.v. «Approccio».
domna charola
Interventi: 1633
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Approccio in/a/per»?

Intervento di domna charola »

La ringrazio per la sollecita risposta.
Avevo già guardato il Treccani, e in effetti lì mi confermava, con gli esempi, la versione 2), che è quella che userei io, ma solo basandomi sull'orecchio.
La 1) invece è la versione che trovo nella bozza da correggere, e a me suona veramente "strana". Però non avevo elementi per bocciarla.
Anghelos
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Re: «Approccio in/a/per?»

Intervento di Anghelos »

Perché escludere le altre due possibilità…?
Avatara utente
Infarinato
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Re: «Approccio in/a/per»?

Intervento di Infarinato »

Ma infatti… la «reggenza» propriamente detta di approccio richiede la preposizione a. Mutuando la terminologia che si applica ai verbi, potremmo dire che a introduce l’«argomento» di approccio, ma altre preposizioni quali in e per possono introdurre dei «circostanziali».

Nelle frasi in oggetto, nella realizzazione indica uno stato in luogo, una limitazione («nell’ambito di»), per la realizzazione una limitazione o un vantaggio, mentre alla realizzazione è il complemento indiretto (il «moto a luogo»), che rappresenta la mèta del nostro approccio.
Avatara utente
Freelancer
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Re: «Approccio in/a/per»?

Intervento di Freelancer »

Io anzitutto snellirei la frase eliminando la ridondanza introdotta da realizzazione della perché per definizione la cartografia è scienza e tecnica relativa allo studio e alla realizzazione delle carte geografiche e topografiche (dal Devoto-Oli). Una volta fatto ciò, si vedrà che la preposizione più confacente in questo caso è a.
domna charola
Interventi: 1633
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Approccio in/a/per»?

Intervento di domna charola »

Vero, però qui non si sta parlando di cartografia topografica - cioè "la Cartografia" - bensì di specifiche carte tematiche, che hanno regole proprie. Variando le teorie e i modelli su cui si basa l'interpretazione geologica del territorio (ad esempio, una volta avevamo le geosinclinali, oggi sono scomparse e c'è la tettonica delle placche), varia anche l'approccio al rilevamento dei dati, alla loro interpretazione e, da ultimo, alla loro rappresentazione cartografica. Una carta geologica attuale è molto diversa per contenuti e filosofia rispetto a una antica, anche se esteriormente sembrano tutte simili, con tanti bei colori. E il dibattito è ancora aperto, perché si tratta di rappresentare delle interpretazioni e non semplicemente un oggetto reale come può essere la topografia.
Avatara utente
Freelancer
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Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Re: «Approccio in/a/per»?

Intervento di Freelancer »

Quindi la definizione del Devoto-Oli andrebbe aggiornata o completata (anche solo mentalmente) più o meno con Cartografia geologica: intepretazione geologica del territorio tramite specifiche carte tematiche, basate sul rilevamento dei dati, sulla loro interpretazione e, da ultimo, sulla loro rappresentazione cartografica. Una volta fatto questo, si potrà scrivere Un nuovo approccio alla cartografia geologica.
:-)
domna charola
Interventi: 1633
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Approccio in/a/per»?

Intervento di domna charola »

No, non ho detto questo. Ho detto che mentre la cartografia "topografica" si occupa di realizzare carte topografiche con regole proprie, la cartografia geologica è una applicazione che risponde innanzitutto alla geologia, ne è al servizio.
Sostanzialmente, non c'entra con le regole della cartografia classica. Quindi il geologo si pone tutti i problemi relativi a come far entrare il dato geologico in una rappresentazione cartografica, e gli approcci alla realizzazione di ciò sono vari - con dibattiti accesi su cosa semplificare, cosa sopprimere e cosa enfatizzare - e relativi appunto a realizzare materialmente un oggetto di questo genere. Per approccio alla realizzazione si intende tutta la fase di predisposizione di dati e modelli - che è la discriminante - e poi si passa alle regole della cartografia.
Probabile che ci siano altri modi più chiari di dirlo, però l'oggetto di cui si parla sono le banche dati, i dati vettoriali, decidere cosa tenere come dato lineare, areale, puntiforme etc., tutte cose che però non vengono fatte secondo il normale approccio della cartografia topografica, perché devono rispondere ad altre esigenze primariamente. Poi si passa tutto a chi si occupa di fare la carta come oggetto materiale, ed è un'altra fase, un'altra specializzazione e secondo le regole più classiche.
Avatara utente
Freelancer
Interventi: 1899
Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Re: «Approccio in/a/per»?

Intervento di Freelancer »

Evidentemente non riesco a spiegarmi e me ne scuso, ci provo per la terza, e prometto ultima, volta. La parola cartografia, che sia topografica, geologica, solare, sottomarina o che altro, contiene in sé il concetto di realizzazione di "carte" (di qualunque genere, mica solo quelle tradizionali, quindi anche dati, modelli, banche dati, vettori ecc.), basta esaminarne i due componenti. Se quindi si vuole proprio usare la parola, si rimane vincolati a ciò - indipendentemente da tutte le precisazioni che si vogliono dare in merito. E quindi si avrà un nuovo approccio, o un approccio basato su particolari modifiche dell'IA generativa o che altro, alla cartografia (di qualunque tipo essa sia). Mi rendo conto che un tale livello di concisione che va al cuore della tautologia implicita nell'unire realizzazione e cartografia può non incontrare i gusti di molte persone e che si voglia assolutamente dire realizzare parlando di una tipologia innovativa di cartografia. Ma pur sempre cartografia [geologica] è, perché così è stata definita nel commento iniziale che ha aperto questo filone.
Ultima modifica di Freelancer in data mer, 11 ott 2023 17:21, modificato 1 volta in totale.
domna charola
Interventi: 1633
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Approccio in/a/per»?

Intervento di domna charola »

Mh... allora ci vuole un altro giro di frase. Di per sé non è una tipologia innovativa di cartografia, le norme, i simboli e l'aspetto generale sono quelli classici. Se prendo - anche da tecnico - in mano una carta "nuova" e una dell'800, non noto grosse differenze nell'aspetto, e le leggo con i medesimi criteri, perché il linguaggio è il medesimo.
Quello che è cambiato è il processo di selezione dei dati e il significato dei dati stessi. Quando sono andato sul terreno per raccoglierli, ho guardato cose completamente diverse, ho interrogato le rocce con un approccio diverso. Questo approccio diverso si ritrova anche negli articoli scritti e nelle presentazioni ai convegni. E' insito nel realizzare l'insieme che poi sarà "vestito da "carta geologica".
E' questo che si vuole indicare. Forse è meglio dire "un nuovo approccio all'analisi geologica finalizzata alla cartografia"
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