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futuro principale, congiuntivo subordinata

Inviato: ven, 18 lug 2014 16:47
di puer
Buonasera, è corretto il congiuntivo della seguente frase in dipendenza da un indicativo futuro semplice? "Servirà a tutti coloro che ne avvertano la necessità". Grazie

Inviato: ven, 18 lug 2014 16:54
di Ivan92
In attesa di pareri piú sicuri e di interventi piú esaustivi, la mia risposta è affermativa. :)

Inviato: ven, 18 lug 2014 19:48
di Novizio
Sarebbe corretto anche l’indicativo presente, ma con un significato leggermente diverso.

«Servirà a tutti coloro che ne avvertono la necessità» può essere pronunziata con piú precisione quando si ha la certezza che esiste già qualcuno che avverte tale necessità; al contrario, col congiuntivo tutti coloro ha un’interpretazione non specifica, e può darsi che non ci sia e non ci sarà mai nessuno a avvertire questa necessità. Mi spiego con un esempio piú chiaro:

1. [Tra i dieci candidati] Assumeremo un ragazzo che parla l’italiano [: ce n’è due].

2. [Domani] Assumeremo un ragazzo che parli l’italiano [se mai ci sia uno che soddifaccia questa caratteristica].

Inviato: sab, 19 lug 2014 2:59
di Ivan92
Son d'accordo con quanto dice lei, Novizio. Soltanto una cosa non mi torna: sbaglio o avrebbe voluto scrivere ce ne sono due?

Inviato: sab, 19 lug 2014 9:41
di Novizio
M’ha messo il dubbio, tanto che d’acchito ho súbito corretto; ma a quanto pare, va bene, veda anche qui. :)

[FT] «Ce n’è due»

Inviato: sab, 19 lug 2014 10:17
di Infarinato
Diciamo che, sincronicamente, è un toscanismo, quindi non proprio adatto [oggigiorno] ai registri piú formali…

Re: [FT] «Ce n’è due»

Inviato: sab, 19 lug 2014 10:57
di Novizio
Infarinato ha scritto:Diciamo che, sincronicamente, è un toscanismo, quindi non proprio adatto [oggigiorno] ai registri piú formali…
«Ne: avverbio o pronome personale ("con riferimento a persone già nominate, come complemento di argomento, specificazione e partitivo con il significato di di lui, di lei, di loro». Cosí nell’articolo della Crusca.

Ho capíto male qualcosa? Quel «di loro» che significa, quindi?

Inviato: sab, 19 lug 2014 11:01
di Novizio
Ah! ho capíto ora. Mi scuso per la domanda inutile.

Quindi, l’esempio del De Sanctis sul DOP va considerato come non piú canonico? Perché mai è ancora lí?

Inviato: sab, 19 lug 2014 11:13
di Infarinato
Novizio ha scritto:Quindi, l’esempio del De Sanctis sul DOP va considerato come non piú canonico? Perché mai è ancora lí?
Perché il DOP è molto letterario e toscaneggiante… e per questo ci piace! ;) (…E poi lí l’esempio letterario serve unicamente a esemplificare/legittimare l’elisione del ne.)

Inviato: sab, 19 lug 2014 11:21
di Novizio
Capisco, capisco. La ringrazio molto. :)

Inviato: sab, 19 lug 2014 12:50
di Ivan92
Anche qui nelle Marche (soprattutto nella zone dell'anconitano, nonché nel maceratese e nel fermano) si ha mancanza d'accordo. Si tratta sempre d'un toscanismo o, in questo caso, l'assenza d'accordo "marchigiana" trae la sua origine da qualcos'altro?

Inviato: dom, 20 lug 2014 16:13
di Infarinato
Ivan92 ha scritto:Anche qui nelle Marche (soprattutto nella zone dell'anconitano, nonché nel maceratese e nel fermano) si ha mancanza d'accordo. Si tratta sempre d'un toscanismo o, in questo caso, l'assenza d'accordo "marchigiana" trae la sua origine da qualcos'altro?
No, direi che per il parlato di altre realtà regionali non si può trattare di toscanismi (se non molto antichi, e solo per alcune regioni), ma di forme sintattiche autoctone.

La GGIC si limita a dire che il tipo «C’è due ragazzi» è proprio di «quelle varietà in cui non è obbligatorio l’accordo tra verbo e soggetto posposto» (I:126), ma non chiarisce quali siano queste varietà se non dicendo che tra di esse rientra [ovviamente] il fiorentino e che, com’è noto, «[q]uesta mancanza di accordo […] era usuale in italiano antico» (II:231).

Sbilanciandomi un po’, direi che il fenomeno è comune [perlomeno] a tutte le parlate centroitaliane, ma, se si considera l’alternanza pansettentrionale [che traspongo in italiano come] «due galline sono morte» ~ «[esso] è morto due galline» (cfr., e.g., Michele Loporcaro, Profilo linguistico dei dialetti italiani, Bari: «Laterza», 2009, p. 89), è probabile che esso sia in realtà molto piú esteso…

Inviato: lun, 21 lug 2014 2:28
di Ivan92
La ringrazio. :)