Divisione in sillabe

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VB G.B. MADDALONI
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Divisione in sillabe

Intervento di VB G.B. MADDALONI »

Come si divide in sillabe la parola ACQUIETARE?
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Infarinato
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Re: Divisione in sillabe

Intervento di Infarinato »

Cosí. ;)

P.S. Benvenuti! :D
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

Noto con dispiacere che anche questo dizionario non è esente da pecche: dia un'occhiata a poesia!
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Zabob
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Intervento di Zabob »

È la stessa sillabazione data dal DISC e dal Gabrielli.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

Sí, appunto: s'attengono alle solite «regolette».
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Zabob
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Intervento di Zabob »

Vediamo se indovino: po|e- dà luogo a due sillabe poiché contiene un iato, e pertanto va diviso.
Ultima modifica di Zabob in data sab, 08 nov 2014 15:22, modificato 3 volte in totale.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Carnby
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Intervento di Carnby »

La divisione in sillabe riportata di poesia è teoricamente corretta; poi, certo, nella pronuncia corrente è facile che da quadrisillabo possa diventare addirittura bisillabo: [poe̯'zia̯]. In effetti nella metrica poetica ( :wink: ) due vocali adiacenti fanno praticamente sempre parte della stessa sillaba a meno che l'autore o il curatore non segnali la dieresi.
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Zabob
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Intervento di Zabob »

Carnby ha scritto:In effetti nella metrica poetica ( :wink: ) due vocali adiacenti fanno praticamente sempre parte della stessa sillaba a meno che l'autore o il curatore non segnali la dieresi.
Non sono mica tanto d'accordo su questo: gl'iati danno sempre luogo a due sillabe, che siano in sillaba tonica:

Codice: Seleziona tutto

È del po-e-ta‿il fin la me-ra-vi-glia
1  2  3  4   5    6  7  8  9  10  11
o in sillaba atona:

Codice: Seleziona tutto

E sot-to‿il ma-e-stra-le
1  2    3   4  5  6   7
Dove non c'è bisogno di porre dieresi né su maestrale né (tanto meno) su poeta perché è chiaro che fanno parte di due sillabe diverse – a meno di non immaginare delle dialefi rispettivamente fra "poeta" e "il" e fra "sotto" e "il".
Ultima modifica di Zabob in data sab, 08 nov 2014 16:26, modificato 1 volta in totale.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

Carnby ha scritto:La divisione in sillabe riportata di poesia è teoricamente corretta; poi, certo, nella pronuncia corrente è facile che da quadrisillabo possa diventare addirittura bisillabo: [poe̯'zia̯].
Teoricamente corretta sulla base di cosa? Pensavo valesse lo stesso discorso fatto per poetessa, dove la sequenza oe non può essere che un dittongo.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Ivan92 ha scritto:
Carnby ha scritto:La divisione in sillabe riportata di poesia è teoricamente corretta; poi, certo, nella pronuncia corrente è facile che da quadrisillabo possa diventare addirittura bisillabo: [poe̯'zia̯].
Teoricamente corretta sulla base di cosa?
Infatti non è «teoricamente corretta»: è solo etimologica (per quel che concerne o-e) e morfologica (per quanto riguarda i-a). ;)
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Zabob
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Intervento di Zabob »

Ivan92 ha scritto:Pensavo valesse lo stesso discorso fatto per poetessa, dove la sequenza oe non può essere che un dittongo.
Perché la sequenza oe di "poetessa" non sarebbe un iato?
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Intervento di Infarinato »

Zabob ha scritto:Perché la sequenza oe di "poetessa" non sarebbe un iato?
Perché le vocali in questione non sono separate da nessuna differenza accentuale (neanche secondaria). ;) …Ma io, i rimandi, cosa li do a fare?? :evil:
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Zabob
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Intervento di Zabob »

Foneticamente la sequenza -oe- di poetessa è un dittongo. Tradizionalmente, non contenendo né la vocale i né la u, è un iato.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Intervento di Infarinato »

Zabob ha scritto:Foneticamente la sequenza -oe- di poetessa è un dittongo. Tradizionalmente, non contenendo né la vocale i né la u, è un iato.
Esattamente… Ma allora non capisco la sua perplessità difronte all’affermazione d’Ivan, che si riferiva ovviamente alla realtà fonetica. :?
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Zabob
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Intervento di Zabob »

Ivan contestava la sillabazione fornita dai dizionari, che, finché seguiranno la "tradizione", continueranno a dividere gl'iati.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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