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«Sguagliare»

Inviato: ven, 09 gen 2015 19:09
di valerio_vanni
Qualcuno ha mai sentito questo verbo nel significato di "traboccare"? (come può succedere da una pentola in ebollizione)

In rete l'ho trovato solo qui
http://www.lessicografia.it/Controller? ... &rewrite=1
e viene definito come "il contrario di agguagliare", ma anche "disunire".

Può darsi che da "disunire" si passi a uno "sparpagliare"?

Re: «Sguagliare»

Inviato: sab, 10 gen 2015 0:33
di Scilens
valerio_vanni ha scritto:Può darsi che da "disunire" si passi a uno "sparpagliare"?
Sguagliare in questo senso non credo d'averlo mai sentito.
Sparpagliare vuol dire spargere e quindi anche disunire e come etimo lo ritengo equivalente a "sfarfallare", però non ho chiaro il legame tra sparpagliare, agguagliare e sguagliare, mi scuso.

Inviato: dom, 18 gen 2015 18:04
di Scilens
Ho fugato in Rete e ho trovato che "quagliare" e "cagliare" son parenti, lessico da pastori con riferimento al formaggio.
Agguagliare mi parrebbe una regolarizzazione di accagliare, che si adatterebbe bene al concetto di "disunire", perché quando il latte caglia si "disunisce" dal siero. Però con "traboccare" (oggi usa tracimare e esondare) non ho ancora trovato il nesso.

Inviato: dom, 18 gen 2015 18:16
di Ivan92
Scilens ha scritto:Agguagliare mi parrebbe una regolarizzazione di accagliare, che si adatterebbe bene al concetto di "disunire", perché quando il latte caglia si "disunisce" dal siero.
Ma agguagliare non significa disunire, bensí spianare, rendere uguale, come penso Lei ben sappia.

Inviato: dom, 18 gen 2015 18:45
di Scilens
Ma caro Ivan, io non lo so, è la prima volta che sento codesta parola, agguagliare. Per "spianare", oltre a detto termine, possiamo usare "appianare", "stendere" (la pasta, per esempio"), o anche "sciacciare" e per "rendere uguale" potrei usare copiare, perchè agguagliare, che sappia io, toscano non è.

Inviato: dom, 18 gen 2015 18:55
di Infarinato
Scusate, ma l’etimo è molto piú semplice: agguagliare ([LEI e] DELI danno «[l]at. parl. *aequaliāre, da aequālis ‘uguale’ con sostituzione dell’iniziale interpretata come pref.»), e analogamente per sguagliare. ;)

Inviato: dom, 18 gen 2015 19:07
di Scilens
Buddah o akbar!
Io conoscevo soltanto uguagliare e al limite si sarebbe potuto pensare a un "disuguagliare" se non ci fossero stati termini simili a sparigliare.

Inviato: dom, 18 gen 2015 21:12
di valerio_vanni
La mia ipotesi iniziale era "disunire" -> "spargere", dato che un materiale sparso è disunito.

Inviato: dom, 18 gen 2015 23:08
di valerio_vanni
Ivan92 ha scritto:Ma agguagliare non significa disunire, bensí spianare, rendere uguale, come penso Lei ben sappia.
Qui è riportato, indicato come "per metafora", su sguagliare.

http://www.lessicografia.it/Controller? ... &rewrite=1

Inviato: lun, 19 gen 2015 0:29
di Scilens
Infarinato ha scritto:Scusate, ma l’etimo è molto piú semplice: agguagliare ([LEI e] DELI danno «[l]at. parl. *aequaliāre, da aequālis ‘uguale’ con sostituzione dell’iniziale interpretata come pref.»), e analogamente per sguagliare. ;)
Scusi... sguagliare come lo vede derivare da aequaliare?

Così a senso per arrivare alla prima g di sguagliare bisognerebbe passare attraverso una c, a meno che non si pensi alla parziale caduta d'un prefisso (dis-), fatto dalle più remote possibilità. Se si pensa ad una forma come *scuagliare allora siamo nell'ambito dello "squagliare" e il riferimento al formaggio e al caglio non è più peregrino.

Inviato: lun, 19 gen 2015 1:18
di Infarinato
Scilens ha scritto:cusi... sguagliare come lo vede derivare da aequaliare?
In un certo senso: da agguagliare con sostituzione del «prefisso» a raddoppiante con «s- privativo», o addirttura (ma è ipotesi non necessaria e forse meno plausibile) da un latino volgare *exqualiāre, formato a partire dall’*aequaliāre di cui sopra, ma sempre «con sostituzione dell’iniziale interpretata come pref.».