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«Rientrare del debito» o «dal debito»?
Inviato: mar, 27 gen 2015 21:47
di Ferdinand Bardamu
Il verbo
rientrare può essere usato in senso figurato per indicare «[il ritorno] in una condizione in cui già ci si trovava» (
DISC, «
Rientrare»). In particolare, se applicato a questioni di denaro, significa ‹recuperare o saldare una certa somma›, come nell’esempio del dizionario citato, «[L]’imprenditore non è rientrato dei denari spesi».
Come si vede, nell’esempio la reggenza del verbo è con
di. In rete però si trova spessissimo la reggenza con
da, facilitata dal riferimento spaziale del significato proprio. Una ricerca nel
corpus di
Google Libri dà i seguenti risultati:
- rientrare del debito: 18 occorrenze
- rientrare dal debito: 52 occorrenze
Se cambiamo frase, però, le cose cambiano:
- rientrare delle spese: 222 occorrenze
- rientrare dalle spese: 65 occorrenze
Sia come sia, il costrutto con la preposizione
da è in concorrenza con l’altro, con
di. Ma quale dei due è preferibile?
Cominciamo col dire che siamo di fronte a una metafora spaziale, perciò il complemento retto dalla preposizione
di o
da è un moto da luogo (se non ho preso una cantonata). In
quest’interessante intervento di Amicus Eius nel vecchio foro della Crusca, si legge, in chiusa: «
Il prevalere di "prese dalla tasca", rispetto a "prese di tasca" e il comparire, piuttosto sgradevole, di "uscì da casa" sono ora indizi di un fenomeno di livellamento analogico a sfavore di "di" e a favore di "da"». Di conseguenza, la preposizione piú consigliabile in questo caso dovrebbe essere
di, come conferma anche l’esempio del
DISC. Che ne dite?
Inviato: mer, 28 gen 2015 0:01
di PersOnLine
Il Devoto-Oli dice:
Di persona, ritornare in possesso di denaro o beni che aveva ceduto, prestato o investito (con la prep. di): sono rientrato di tutte le spese; sei rientrato dei soldi che avevi investito in quell’attività?
Quando si può sottintendere un rientrare in possesso, l'unica soluzione possibile mi pare di; negli altri casi, forse, ci può stare anche da, con una lieve differenza semantica: sono rientrato di tutte le spese, se gli investimenti mi hanno adeguatamente remunerato; invece, sono rientrato da tutte le spese, se sono riuscito a liquidarli senza rimetterci. Nel caso del debito poi la situazione è diversa perché c'è una posizione debitoria, in cui si deve per forza dare e non ricevere.
Inviato: gio, 29 gen 2015 8:00
di GFR
A me pare che vada specificato di che cosa si rientri e non da dove, perciò voto per di.
Inviato: gio, 29 gen 2015 14:59
di Ferdinand Bardamu
A dir vero, ho qualche dubbio sull’esatta funzione logica dell’
argomento di questo verbo. Pensandoci un po’ su: è proprio vero che si tratta di un complemento di moto (figurato), quando è introdotto da
di?
Inviato: gio, 29 gen 2015 17:00
di Scilens
A parer mio non si può rientrare dI qualcosa, ma soltanto dA qualcosa (esempio, per rimanere aderenti al tema, le spese, lo scoperto bancario, il debito, ma anche un viaggio). Non capisco la differenza di significato esemplificata da PersOnLine. I confronti con verbi di apparentemente simile significato non mi sembrano pertinenti e non possono essere utili: posso uscire di casa o da casa, ma solo di scena, o di cervello, ma si tratta di un altro verbo.
Per ri-entrare bisogna pima essere sortiti DA qualche posto e si rientra in quel posto DA qualche altro. Rientrare "in possesso" è tutt'altra cosa: possesso DI qualcosa.
La causa credo che vada cercata in quel "de" polivalente presente in molti dialetti.
Inviato: gio, 29 gen 2015 18:52
di Ferdinand Bardamu
Scilens ha scritto:A parer mio non si può rientrare dI qualcosa, ma soltanto dA qualcosa (esempio, per rimanere aderenti al tema, le spese, lo scoperto bancario, il debito, ma anche un viaggio). Non capisco la differenza di significato esemplificata da PersOnLine. I confronti con verbi di apparentemente simile significato non mi sembrano pertinenti e non possono essere utili: posso uscire di casa o da casa, ma solo di scena, o di cervello, ma si tratta di un altro verbo.
La preposizione di equivale a da per indicare provenienza in alcune espressioni (oramai cristallizzate o quasi). Nel caso specifico,
di potrebbe per l’appunto esprimere la provenienza nell’uso figurato del verbo
rientrare; la sostituzione con
da rientrerebbe in quel livellamento analogico, in quella normalizzazione dei rapporti sintattici di cui parlava Amicus Eius nell’
intervento a cui rimandavo nell’introdurre il filone.
Inviato: gio, 29 gen 2015 20:46
di GFR
A favore del di aggiungo un esempio scherzoso.
Il falegname fu messo alla porta in malo modo. Non si perdette d’animo. Rientrò dalla finestra e insistette nel chiedere che gli venisse pagato il conto: dopo più di un anno era esasperato e voleva rientrare della finestra.
Inviato: gio, 29 gen 2015 22:53
di PersOnLine
Anche in questo caso vale sempre 'tornare in possesso'.
Inviato: ven, 30 gen 2015 21:01
di GFR
Anche a me pare strana la definizione del debito come di uno stato in luogo, secondo la precedente segnalazione di F. Bardamu.
Usando gli esempi di Scilens‚ ci troveremmo a poter rientrare parzialmente dai debiti‚ ma non vedo come potremmo rientrare parzialmente da un viaggio. Intendo dire che si finisce per snaturare anche il significato del verbo.
Inviato: dom, 01 feb 2015 1:30
di Ivan92
Lo dice anche la Candelora!
Candelora, Candelora,
dell'inverno semo fora,
ma se piove e tira vento
dell'inverno semo drento.
A parte gli scherzi, penso anch'io che l'unica soluzione possibile sia
di. Detto questo, il fatto che
di, alla stregua di
da, in alcuni casi e in alcune espressioni, possa indicare provenienza —e sicuramente in passato era cosí—, non significa necessariamente che il prevalere di
da su
di sia, oggigiorno, indice d'uno sgradevole livellamento analogico. Insomma,
prese dalla tasca, secondo me, non ha nulla che non vada bene. Non sarà certo cosí raffinato ed elegante come
prese di tasca, ma non mi sembra sia uno straccione.
Inviato: dom, 01 feb 2015 19:26
di Scilens
Va bene, ma se si parlasse del verbo rientrare?
Inviato: dom, 01 feb 2015 20:25
di Ivan92
Scilens ha scritto:Va bene, ma se si parlasse del verbo rientrare?
In che senso?
Inviato: dom, 01 feb 2015 20:35
di Scilens
Nel senso che il verbo degli esempi dovrebbe essere quello in oggetto, rientrare, perché ogni altro verbo non mi sembra che c'entri nulla. Ma se per incidente c'entrasse m'aspetto una qualche spiegazione.
Inviato: dom, 01 feb 2015 20:38
di Ivan92
Infatti io concordo con Lei. Si rientra delle spese (dalle spese non mi suona bene), ma penso si rientri da un viaggio o da una finestra. Cioè, questo è ciò che pensa il mio orecchio.
Inviato: dom, 01 feb 2015 20:49
di Scilens
Ma come fa a non suonarle bene il rientrare dAlle spese? (anziché dElle spese)
Non ho ulteriori argomenti per convincerla, posso soltanto assicurarle che l'Italiano è la lingua derivata dal mio dialetto e che sanguino ogniqualvolta viene tradito, travisato, stravolto.
Mi dispiace di non poter fare nulla per convincerLa. Mi dispiace veramente. non ho argomenti, oltre l'esistere.
Ancora per poco.