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«Gentile» ed «egregio»

Inviato: dom, 29 mar 2015 12:33
di netravaillezjamais
Nella corrispondenza formale si usa "egregio" per rivolgersi a un uomo e "gentile" per rivolgersi a una donna: è vera questa regola?

Re: «Gentile» ed «egregio»

Inviato: dom, 29 mar 2015 19:29
di Fausto Raso
Chi ha "divulgato" questa regola andrebbe fustigato!!!

Inviato: dom, 29 mar 2015 23:40
di Marco1971
Tuttavia, mi sembra che, se Gentile può applicarsi indifferentemente a un uomo o a una donna, Egregio non si usi comunemente riferito a una donna. O sbaglio?

Inviato: lun, 30 mar 2015 0:20
di Fausto Raso
Sí, egregio non si usa comunemente riferito a una donna, ma nessuna legge grammaticale lo vieta.

Si veda anche qui.

Inviato: lun, 30 mar 2015 1:47
di Marco1971
Grazie, caro Fausto.

Ricordiamoci comunque che la corrispondenza formale è altamente codificata, e probabilmente un Egregia Signora a inizio di lettera potrebbe parere, oggi, fuori luogo.

Per riassumere, Gentile Signore/Gentile Signora vanno benissimo entrambi, ma riterrei preferibile (di là dalla liceità grammaticale, dai cui confini qui esuliamo), seguendo le convenzioni epistolari vigenti, evitare eventuali dissapori con la destinataria con un Egregia Signora che potrebbe essere interpretato in senso ironico. ;)

Inviato: lun, 30 mar 2015 9:53
di Lizard
Marco1971 ha scritto:Ricordiamoci comunque che la corrispondenza formale è altamente codificata, e probabilmente un Egregia Signora a inizio di lettera potrebbe parere, oggi, fuori luogo.
Chissà che ne pensa la Presidentessa (o Presidenta?) Boldrini...

Inviato: lun, 30 mar 2015 10:13
di Infarinato
Lizard ha scritto:Chissà che ne pensa la Presidentessa (o Presidenta?) Boldrini...
La presidente: presidente è ambigenere. ;)

Inviato: mar, 31 mar 2015 9:05
di Lizard
Infarinato ha scritto:La presidente: presidente è ambigenere. ;)
Ha ragione.

Inviato: ven, 03 apr 2015 23:20
di Andrea Russo
In genere io uso Gent.mo e Gent.ma, seguito da nome e cognome, o da qualifica e cognome.
Qualcun altro di voi usa queste due formule?

Inviato: ven, 03 apr 2015 23:46
di Ferdinand Bardamu
Io in genere distinguo tra due gradi di formalità. Uso Gentile + nome e cognome per la corrispondenza molto formale; Buongiorno o Buonasera + signor o signora + cognome per tutte le altre situazioni. Nel secondo caso ho sempre qualche dubbio: usare signore per tutti (se non si conosce la qualifica del destinatario) mi sembra un buon principio democratico, che prescinde dai titoli accademici, veri o presunti; ma in Italia si tende a dare del «dottore» un po’ a tutti, perciò non so mai se chi sta dall’altra parte dello schermo si risentirà. In piú, come ci si regola col saluto legato alle parti del giorno? Di solito, se credo che il destinatario mi leggerà nel giro di pochi minuti, uso la parte del giorno in corso nel momento in cui scrivo; se invio il messaggio di notte, in ispecie se è un messaggio di lavoro, di solito adopero Buongiorno, perché presumo che il ricevente mi leggerà l’indomani mattina.

Inviato: dom, 05 apr 2015 11:39
di Carnby
Infarinato ha scritto: La presidente: presidente è ambigenere.
Giusto, ma per quanto? Argentini e brasiliani hanno già capitolato, mi pare...

Inviato: dom, 05 apr 2015 13:07
di PersOnLine
L'Accademia svedese ha appena ufficializzato un pronome neutro di terza persona per rispondere alle istanze del politicamente corretto di matrice femminista, la Crusca quanto ci impiegherà?

Inviato: dom, 05 apr 2015 15:53
di Scilens
La Presidentessa.
Niente da eccepire.
Checché ne dica la povera Boldrini, alla quale compete molto di più lo sbucciamento delle patate.

Inviato: dom, 05 apr 2015 18:19
di Brazilian dude
Argentini e brasiliani hanno già capitolato, mi pare...
Non tutti i brasiliani.

Inviato: dom, 05 apr 2015 19:46
di Animo Grato
PersOnLine ha scritto:L'Accademia svedese ha appena ufficializzato un pronome neutro di terza persona per rispondere alle istanze del politicamente corretto di matrice femminista, la Crusca quanto ci impiegherà?
La prassi abituale della Crusca, a quanto pare, è il silenzio.
Personalmente, non mi sembra il caso di interrompere questa vetusta tradizione, se è per accodarsi a certe scempiaggini "moderne".