[COS] la lingua còrsa

Spazio di discussione su questioni di dialettologia italiana e italoromanza

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Avatara utente
Il Còrso
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Iscritto in data: gio, 12 ott 2006 10:40
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[COS] la lingua còrsa

Intervento di Il Còrso »

Buon di'
questo post per parlarvi della lingua dei miei :
la lingua còrsa

un sito per conoscerla meglio :
http://www.adecec.net/

un sito per impararla :
http://perso.wanadoo.fr/gbatti-alinguacorsa/

A' presto.
Avatara utente
Decimo
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Iscritto in data: ven, 18 ago 2006 13:45
Località: Modica

Re: la lingua còrsa

Intervento di Decimo »

Il Còrso ha scritto:Buon di'
questo post per parlarvi della lingua dei miei :
la lingua còrsa

un sito per conoscerla meglio :
http://www.adecec.net/

un sito per impararla :
http://perso.wanadoo.fr/gbatti-alinguacorsa/

A' presto.

Benvenuto, fratello italiano della Corsica!
So bene di non essere il più indicato a dare il benvenuto a questo forum, non essendo certo fra i più stimati o almeno rispettato, tuttavia, in quanto largamente interessato alla causa còrsa (come ho accennato in qualche intervento passato) dal punto di vista culturale mi sento in dovere di farlo, indipendentemente dal numero dei miei messaggi. Spero le faccia piacere sapere che già da qualche mese sono assiduo visitatore del sito sul periodico A Viva Voce del professor Colombani, e, fra alterne vicende, ho azzardato vari interventi nel forum dei paolisti, non negando di imparare gradualmente il superbo idioma della vostra Isola, dopotutto definito dal Tommaseo lingua possente e de' più italiani dialetti d'Italia.
Spero che il contatto con nuove realtà italiane possa coinvolgere tutti coloro che frequentano questo forum, così che anche la cultura còrsa possa essere sempre meglio conosciuta e non più ottenebrata dal falso mito della Francia nazione una.
Avatara utente
u merlu rucà
Moderatore «Dialetti»
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Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41

Intervento di u merlu rucà »

Benvinutu nant'à ssu foru o Corsu. I siti chi minziunasti sò assai boni pa amparà almenu e base di a lingua corsa. Un cunsigliu pa l'amichi taliani chi vonu bazzicà i fori di a Corsica: l'amichi corsi sò un pocu offendevuli è maccagnosi....ci vole à ricurdà chi a più parte di i corsi un vole esse difinita 'talianu'. :wink:
Avatara utente
Decimo
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Iscritto in data: ven, 18 ago 2006 13:45
Località: Modica

Intervento di Decimo »

u merlu rucà ha scritto:L'amichi corsi sò un pocu offendevuli è maccagnosi....ci vole à ricurdà chi a più parte di i corsi un vole esse difinita 'talianu'. :wink:
Il semileggendario "u merlu rucà", grande conoscitore della lingua còrsa, e soprattutto della corsitudine, che ho potuto vedere all'opera nei forum dei paolisti e dell'Adecec!
Dovrei risparmiarmi le lodi, ma sinceramente non posso nascondere di averla seguíto a lungo con occhio colmo di serena ammirazione.
Spero che sarà più presente nel forum ora che anche un Còrso ha deciso di frequentarlo, per un incontro di culture non troppo dissimili che mirano entrambe all'autoconservazione.
Avatara utente
Il Còrso
Interventi: 9
Iscritto in data: gio, 12 ott 2006 10:40
Località: Corsica

Intervento di Il Còrso »

Salve a tutti,
Vi ringrazio pella vostra calorosa accoglienza e sono lieto di aver trovato questo sito per esercitarmi in italiano ; percio' vi saprei grato di dirmi quando erro nell'uso della vostra (e anche un po' della nostra poiché son corso) bellissima lingua ; mandandomi ad esempio un messaggio privato coi miei sbagli.
Volevo chiarire communque certe cose con Decimo quando dice "Benvenuto, fratello italiano della Corsica!"- sono certamente còrso - I Corsi erano indubbiamente italiani fino a una certa epoca (io penso sino al 1860, perché allora l'Italia era una semplice localizzazione geografica) ma adesso non lo sono più..
e fatela finita con codesti richiami irredentistici che producono l'effetto inverso sui miei conterranei ! ho trovato su di un sito còrso un intervento di un mio "connazionale" che illustra a pennello il mio detto, esso è IN LINGUA CORSA :

un pocu cum'ellu fece Mussolini in u cantone di i Grisgioni in isvizzera dicendu ad alta voce sentenduli parlà :" questa lingua non è romancio (lingua di i Grisgioni), è italiano.."
Da tandu i Grisgioni, puru essendu di sterpa italica [una volta vidi in TV un reportage induve i grisgioni si Chjamavanu "Guerrini, Colombini.." uptà pè l'allemanu..]
Fecenu u l'istessu sbagliu in Malta, induve u talianu hà persu u so statutu ufficiale (Dopu à l'episodiu fascistu di a seconda guerra mundiale, Quandu u "famigerato" mussolini esaltò l'italianità di Malta) e tira avanti e via, ..


I Corsi odierni possiamo rivendicare la lingua italiana comme PATRIMONIO NOSTRANO ma non vogliamo essere i vostri connazionali..
Capite una bona volta la differenza tra cultura e lingua d'una parte e nazionalismo dall'altra parte...
A VIVA VOCE non è una rivista politica, dicendo cio', rovinate i suioi sforzi di ravvicinamento culturale con lo stivale desiderato da tanti giovani isolani...
Avatara utente
Decimo
Interventi: 434
Iscritto in data: ven, 18 ago 2006 13:45
Località: Modica

Intervento di Decimo »

Attenzione, non sottostimi la mia conoscenza del sentimento còrso, in larga parte italofobo.
Poi non volevo certo offenderla chiamandola fratello italiano, poiché se lei crede che io mi sono rifatto in tale appellativo ad una supposta contrapposizione tra Italia e Corsica, fraintende il mio benvenuto.
Non starò qui a spiegare i motivi per cui non ha più senso parlare di Francesi, Italiani e Tedeschi in un'epoca in cui la cittadinanza è facilmente ottenibile.
Con italiano intendevo cioè semplicemente l'appartenenza all'area culturale italiana (e non certo ad un'inesistente area politica, dopotutto lungi da me il dichiarare folle o nazista colui che definisce tedeschi i Tirolesi meridionali!), che lambendo molti punti esterni ai nostri confini, ahimè, fa sì da formare forti basi alle anacronistiche rivendicazioni irredentiste.

Vorrei poi chiarire che altrettanto anacronistici (dunque non li si imputi solo a noi, che affrontando lo studio più o meno approfondito della Corsica dimostriamo di avere buoni propositi per la conservazione della cultura isolana) sono i ridondanti riferimenti all'aggressiva politica mussoliana in campo estero, che ha indotto alla chiusura verso l'Italia da parte di terre che culturalmente avevano dato un grande apporto allo sviluppo della Bella Lingua (si vedano Salvatore Viale e Niccolò Tommaseo di cui taccio la provenienza per timore di essere nuovamente e ingiustamente assaltato), pertanto la prego di vedere oltre gli errori e gli orrori del Ventennio: il nostro è un popolo moderno che è ben lontano dal riconoscersi nella figura storica del Duce o addirittura riconoscerla come proprio retaggio (non volendo ferire la sensibilità ideologica di nessuno, tengo a precisare che le mie sono osservazioni più o meno oggettive e non prese di posizione pro o contro quella parte di storia che ho, in sede poco appropriata, ripreso).

In conclusione, la esorto a rileggere gli interventi degli "Italiani di cittadinanza" in modo meno severo e meno paranoico, dopotutto non mio è il motto: Lingue surelle, populi fratelli.
Bue
Interventi: 866
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 11:20

Intervento di Bue »

Beh, trovo che i padri fondatori di questo forum dovrebbero trovare molto gradevole e significativo che in còrso parlare in italiano si dica parlare "in crusca". No?
Avatara utente
Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Bue ha scritto:Beh, trovo che i padri fondatori di questo forum dovrebbero trovare molto gradevole e significativo che in còrso parlare in italiano si dica parlare "in crusca". No?
Non solo in còrso:
Il [i]GRADIT[/i], [i]s.v. [/i]«Crusca», ha scritto:~ parlare in Crusca loc.v. B[asso] U[so] p. con estrema e affettata proprietà di linguaggio.
;)
Avatara utente
Il Còrso
Interventi: 9
Iscritto in data: gio, 12 ott 2006 10:40
Località: Corsica

Intervento di Il Còrso »

Sì, c'è anche un detto su di un abitante del paesino di Carbuccia (vicino ad Ajaccio) che certamente voleva "figurare" tra gli abitanti (tutti contadini come avveniva una volta nei paesi di Corsica) come quello più colto degli altri - Percio' "tuscanizzava" cioè mischiava nel suo parlare còrso e toscano..
Soltanto sbagliava parecchio e spesso inciampava (corso =incappucciava).
i suoi compaesani lo deridevano dicendo :

Vole parlà in crusca, ma incappuccia
chì ghjè un Tuscanu di Carbuccia


I nostri anziani dicevano "parlà in crusca" o "parlà in lingua" oppure "parlà pulitu"



FR: Il s'agit d'un paysan du village de Carbuccia, qui essayait de "toscaniser" son parler pour mieux paraître au sein de sa communauté villageoise.
Passuìn
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Iscritto in data: mar, 17 ott 2006 22:39
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Intervento di Passuìn »

Ciao corso ! Vedi che ci si reincontra! (dopo la mail)
Non voglio per il momento entrare nel merito più di tanto. Dico solo che il riconoscersi fratelli di lingua e cultura e già davvero tanto. Gli italiani interessati all'argomento lo vogliono, e, credo anche molti corsi. Questo basta. Ma credo altrettanto che l'amico Decimo da Modica si sia spiegato abbastanza nel suo ultimo intervento. Quale irredentismo?? E' solo l'entusiamo travolgente di chi ama e vive la cultura e le culture e ne sa riconoscere le reciproche affinita' e parentele in un clima sempre più europeo e meno sciovinista.
Bona a vui. :)
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