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«Dove» al posto di «quando»
Inviato: ven, 17 lug 2015 1:32
di patrizio
Salve, stasera ho sentito la seguente frase che reputo scorretta: "Vediamo le previsioni del tempo per la giornata di domani dove il sole la farà da padrone". È corretto l'uso di "dove" o si sarebbe dovuto utilizzare "quando"? Ringrazio per gli eventuali interventi.
Inviato: ven, 17 lug 2015 8:11
di Scilens
Per me è corretta. La frase è composta come l'anticipazione di una narrazione, come "domani vedremo la prossima puntata, dove Tizio si riappacificherà con Tizia".
Per il valore temporale veda anche
http://www.achyra.org/cruscate/viewtopic.php?t=34
Inviato: ven, 17 lug 2015 8:21
di GFR
Per me pure è corretta. Al posto del dove ci si potrebbe scrivere o dire in cui, secondo la mia opinione.
Inviato: sab, 18 lug 2015 12:22
di Ferdinand Bardamu
Riporto alcuni brani dell’articolo della
Crusca «
La deriva di in cui: verso dove?».
L’avverbio relativo
dove mostra una tendenza all’estensione semantica del tutto normale:
Questa possibilità [=di sostituire
in cui con
dove]
si estende anche ai casi in cui il luogo è figurato: "ho trovato queste notizie in quel brano dove si parla della Resistenza", "mi è sembrato retorico il discorso dove citavi le vecchie glorie". Un testo o un discorso possono diventare luoghi ideali che legittimano l'uso di dove. In realtà tutte le esperienze alla base della nostra conoscenza avvengono nello spazio: un oggetto occupa uno spazio, anche un concetto astratto è spaziale nella nostra rappresentazione, il tempo stesso è, nella nostra esperienza, descrivibile solo in termini di spazio: il passato ci sta alle spalle, il futuro è di fronte a noi, il presente è qui.
La suddetta estensione è ben rappresentata nella nostra letteratura, un po’ in tutte le sue fasi:
Di buona parte di questi usi “estesi” di dove abbiamo testimonianze, anche illustri, nel passato: per al/nel tempo dove il corpus della Biblioteca Italiana BiBIt offre esempi dallo Zibaldone di Leopardi, in cui si contano una ventina di occorrenze, e, risalendo a ritroso, dal teatro di Giovan Battista Andreini, dalle Rime di Francesco Berni fino al Canzoniere del Petrarca.
Nonostante tutto ciò,
dove per
in cui rimane un’estensione un po’ troppo forte per testi che aspirino alla precisione. Per questo la
Crusca consiglia di fare uno sforzo e usare
in cui/
nel quale, almeno nello scritto (le sottolineature sono mie):
A parte i casi più "stridenti" come quello appena visto [=«Fuoro allo ’mperadore, dove», «Arrivo dal medico dove»]
o le sequenze dove dentro e nel mentre dove, è difficile trovare un discrimine in base al quale sancire l'erroneità delle costruzioni. Quali indicazioni allora possiamo dare? Per quanto la lingua tenda alla semplificazione usare in cui/nel quale non ci sembra troppo gravoso, almeno in testi scritti, almeno in alcuni casi. Per esempio con le determinazioni di tempo momento, ora, e così via. Sebbene cui abbia perduto la sua trasparenza semantica e dove sia invece esplicito; sebbene dove costituisca una unità capace di sintetizzare (per quanto non con la medesima precisione) espressioni come presso cui, in cui, al cui interno…, siamo certi che si possa fare lo sforzo di digitare qualche lettera in più; perché semplificazione non sia sinonimo di sciatteria.
Nella frase che ha portato a esempio, che differisce in parte dalla trattazione della
Crusca,
quando è certamente piú appropriato, benché, come abbiamo visto, l’uso di
dove trovi giustificazione nell’impiego figurato, e possa essere tollerato in considerazione della situazione comunicativa.
Inviato: dom, 19 lug 2015 13:16
di Scilens
Non solo tollerabile, aggiungo, ma anche del tutto accettabile, se si considera lo stato miserrimo della comunicazione giornalistica, non solo televisiva. Sarei molto soddisfatto se tutti gli "sbagli" di questo settore della comunicazione fossero soltanto questioni stilistiche.
Inviato: lun, 20 lug 2015 1:42
di Ferdinand Bardamu
Riadattando ciò che dice la Crusca al caso specifico, in un contesto che richiedesse una maggiore attenzione alla forma, quando sarebbe senza dubbio l’unica soluzione. Perciò l’accettabilità di dove, nell’esempio fornito, è legata alla situazione comunicativa nella quale è impiegato quest’avverbio di luogo.