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«Deferire da»?
Inviato: sab, 05 set 2015 6:00
di Andrea D'Emilio
''Credo che stia intervenendo nella sua argomentazione un evidente deferimento dall'esercizio della ragione''
Cari Cruscanti, la suddetta frase è ammissibile? Oppure bisognerebbe correggere ''deferimento'' con ''differimento''? è registrata l'accezione di ''deferimento'' come ''curvatura'', ''flessione negativa''?
Grazie!
Inviato: sab, 05 set 2015 16:32
di Marco1971
Deferire si costruisce esclusivamente con la preposizione a.
Inviato: dom, 06 set 2015 12:45
di Andrea D'Emilio
In effetti i dizionari riportano la costruzione con la preposizione ''a'', è vero. Ma l'autrice della frase analizzata ci invita a considerare che il latino defero ha come prima accezione ''portare da sopra verso sotto, far precipitare''...e quindi non potremmo arrischiare un ''deferimento dall'uso della ragione'' nel senso di ''precipitare, scadere al di sotto del corretto uso della ragione''? Grazie!
Inviato: dom, 06 set 2015 13:35
di Marco1971
Siamo proprio sicuri che l'autrice conosca cosí bene il latino e cosí male l'italiano?
Inviato: dom, 06 set 2015 15:05
di Ferdinand Bardamu
Concordo con Marco. Peraltro, in italiano
deferire significa (cito dal
Tommaseo-Bellini, s.v. «
Deferire»):
- Conformar la sua opinione a quella d'altri per venerazione ed istima. […]
- Cedere, Condiscendere […]
- Denunziare […]
- Dare, Conferire […]
- (Leg.) Deferire il giuramento. Proporre che si giuri […]
- Deferire un'accusa al tribunale.
Tra quest’accezioni non v’è quella di ‹deviare da qualcosa, derogare a qualcosa›, come sembra suggerire l’invito dell’autrice a prendere in considerazione l’etimologia.
Di conseguenza,
deferimento nella frase «Credo che stia intervenendo nella sua argomentazione un evidente deferimento all'esercizio della ragione», con reggenza corretta da
da a
a, può significare soltanto ‹remissione, consegna, conformazione› e simili. In breve: la frase significa l’esatto contrario di ciò che l’autrice voleva esprimere.
Inoltre, nemmeno il criterio etimologico è molto convincente. Il significato figurato del latino è ripreso in italiano; in tal senso,
defĕro significa ‹porto, consegno, denuncio›, ecc. non ‹vengo meno, contravvengo, derogo› e simili (veda l’
entrata del dizionario
Lewis-Short). Nemmeno l’accezione letterale conferma l’interpretazione dell’autrice.
Inviato: lun, 07 set 2015 8:50
di Andrea D'Emilio
Grazie per il consueto e prezioso approfondimento!