«Deferire da»?

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Moderatore: Cruscanti

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Andrea D'Emilio
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Iscritto in data: sab, 14 mar 2009 16:40
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«Deferire da»?

Intervento di Andrea D'Emilio »

''Credo che stia intervenendo nella sua argomentazione un evidente deferimento dall'esercizio della ragione''
Cari Cruscanti, la suddetta frase è ammissibile? Oppure bisognerebbe correggere ''deferimento'' con ''differimento''? è registrata l'accezione di ''deferimento'' come ''curvatura'', ''flessione negativa''?
Grazie!
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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Deferire si costruisce esclusivamente con la preposizione a.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea D'Emilio
Interventi: 132
Iscritto in data: sab, 14 mar 2009 16:40
Località: Pescara

Intervento di Andrea D'Emilio »

In effetti i dizionari riportano la costruzione con la preposizione ''a'', è vero. Ma l'autrice della frase analizzata ci invita a considerare che il latino defero ha come prima accezione ''portare da sopra verso sotto, far precipitare''...e quindi non potremmo arrischiare un ''deferimento dall'uso della ragione'' nel senso di ''precipitare, scadere al di sotto del corretto uso della ragione''? Grazie!
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Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Siamo proprio sicuri che l'autrice conosca cosí bene il latino e cosí male l'italiano?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Concordo con Marco. Peraltro, in italiano deferire significa (cito dal Tommaseo-Bellini, s.v. «Deferire»):
  1. Conformar la sua opinione a quella d'altri per venerazione ed istima. […]
  2. Cedere, Condiscendere […]
  3. Denunziare […]
  4. Dare, Conferire […]
  5. (Leg.) Deferire il giuramento. Proporre che si giuri […]
  6. Deferire un'accusa al tribunale.
Tra quest’accezioni non v’è quella di ‹deviare da qualcosa, derogare a qualcosa›, come sembra suggerire l’invito dell’autrice a prendere in considerazione l’etimologia.

Di conseguenza, deferimento nella frase «Credo che stia intervenendo nella sua argomentazione un evidente deferimento all'esercizio della ragione», con reggenza corretta da da a a, può significare soltanto ‹remissione, consegna, conformazione› e simili. In breve: la frase significa l’esatto contrario di ciò che l’autrice voleva esprimere.

Inoltre, nemmeno il criterio etimologico è molto convincente. Il significato figurato del latino è ripreso in italiano; in tal senso, defĕro significa ‹porto, consegno, denuncio›, ecc. non ‹vengo meno, contravvengo, derogo› e simili (veda l’entrata del dizionario Lewis-Short). Nemmeno l’accezione letterale conferma l’interpretazione dell’autrice.
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data dom, 27 set 2015 23:04, modificato 1 volta in totale.
Andrea D'Emilio
Interventi: 132
Iscritto in data: sab, 14 mar 2009 16:40
Località: Pescara

Intervento di Andrea D'Emilio »

Grazie per il consueto e prezioso approfondimento!
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