«Deferire da»?
Moderatore: Cruscanti
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«Deferire da»?
''Credo che stia intervenendo nella sua argomentazione un evidente deferimento dall'esercizio della ragione''
Cari Cruscanti, la suddetta frase è ammissibile? Oppure bisognerebbe correggere ''deferimento'' con ''differimento''? è registrata l'accezione di ''deferimento'' come ''curvatura'', ''flessione negativa''?
Grazie!
Cari Cruscanti, la suddetta frase è ammissibile? Oppure bisognerebbe correggere ''deferimento'' con ''differimento''? è registrata l'accezione di ''deferimento'' come ''curvatura'', ''flessione negativa''?
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In effetti i dizionari riportano la costruzione con la preposizione ''a'', è vero. Ma l'autrice della frase analizzata ci invita a considerare che il latino defero ha come prima accezione ''portare da sopra verso sotto, far precipitare''...e quindi non potremmo arrischiare un ''deferimento dall'uso della ragione'' nel senso di ''precipitare, scadere al di sotto del corretto uso della ragione''? Grazie!
- Ferdinand Bardamu
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Concordo con Marco. Peraltro, in italiano deferire significa (cito dal Tommaseo-Bellini, s.v. «Deferire»):
Di conseguenza, deferimento nella frase «Credo che stia intervenendo nella sua argomentazione un evidente deferimento all'esercizio della ragione», con reggenza corretta da da a a, può significare soltanto ‹remissione, consegna, conformazione› e simili. In breve: la frase significa l’esatto contrario di ciò che l’autrice voleva esprimere.
Inoltre, nemmeno il criterio etimologico è molto convincente. Il significato figurato del latino è ripreso in italiano; in tal senso, defĕro significa ‹porto, consegno, denuncio›, ecc. non ‹vengo meno, contravvengo, derogo› e simili (veda l’entrata del dizionario Lewis-Short). Nemmeno l’accezione letterale conferma l’interpretazione dell’autrice.
- Conformar la sua opinione a quella d'altri per venerazione ed istima. […]
- Cedere, Condiscendere […]
- Denunziare […]
- Dare, Conferire […]
- (Leg.) Deferire il giuramento. Proporre che si giuri […]
- Deferire un'accusa al tribunale.
Di conseguenza, deferimento nella frase «Credo che stia intervenendo nella sua argomentazione un evidente deferimento all'esercizio della ragione», con reggenza corretta da da a a, può significare soltanto ‹remissione, consegna, conformazione› e simili. In breve: la frase significa l’esatto contrario di ciò che l’autrice voleva esprimere.
Inoltre, nemmeno il criterio etimologico è molto convincente. Il significato figurato del latino è ripreso in italiano; in tal senso, defĕro significa ‹porto, consegno, denuncio›, ecc. non ‹vengo meno, contravvengo, derogo› e simili (veda l’entrata del dizionario Lewis-Short). Nemmeno l’accezione letterale conferma l’interpretazione dell’autrice.
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data dom, 27 set 2015 23:04, modificato 1 volta in totale.
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