«Godet»
Moderatore: Cruscanti
«Godet»
Fastidioso francesismo che si usa in pittura per le tavolettine colorate per gli acquerelli. Citando dal Wikizionario francese: «petit récipient sans pied et sans anse dans lequel les peintres délayent des couleurs». In passato si usava, anche nel gergo tecnico, tavoletta.
Ma la foto non mi sembra corrispondere alla definizione (recipiente nel quale si stemperano i colori)... 
Il Garzanti traduce con ciotolina/vasetto (per colori).

Il Garzanti traduce con ciotolina/vasetto (per colori).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Millermann
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Infatti! Io (che qualche volta dipingo a olio per svago) col termine godet ho sempre indicato questo piccolo accessorio: una doppia vaschetta metallica (di pochi centimetri) che si pinza lateralmente alla tavolozza, e in cui si può versare un po' di medium o d'olio per stemperare i colori. 

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Dev'essere una «nuova» definizione di godet perché mettendo «godets aquarelle» su Google immagini viene fuori questo; inoltre dalla Guichipedia francese: «Dans le domaine des Beaux-Arts – Godet d'aquarelle : petit compartiment dans lequel la couleur aquarelle est coulée pour être prélevée au pinceau ; Godet à palette : récipient de forme ronde que l'on clippe sur la palette du peintre à l'huile afin d'y verser le médium à peindre» (questo è quello tradizionale).
Dal vasetto o ciotolino si dev'essere passati al contenuto, com'è avvenuto anche nel francese colloquiale per un godet de vin: «Et, Bob, un godet de rouge, mon p'tit pote».
Istintivamente associo godet a gotto, anche se probabilmente non c'entra nulla.
Dal vasetto o ciotolino si dev'essere passati al contenuto, com'è avvenuto anche nel francese colloquiale per un godet de vin: «Et, Bob, un godet de rouge, mon p'tit pote».
Istintivamente associo godet a gotto, anche se probabilmente non c'entra nulla.
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- Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09
Interessante! Io l'ho sempre associato a un tipo di taglio per rendere svasata una gonna (a volte dipingo, ma preferisco cucire...
), e ora scopro sulla Treccani che deriva in effetti da godet inteso come ciotola o recipiente, oggetto a cui può assomigliare, se capovolto, una veste svasata... sempre detto che vocabolari e affini sono letture affascinanti, anche se manca la trama e il colpevole alla fine! 


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