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[r] + postalveolare
Inviato: gio, 19 nov 2015 18:35
di Ivan92
Qui s'è detto che, davanti a postalveolare, l'articolazione di [n] è leggermente piú arretrata appetto a una normale alveolare.
Qua si disse la stessa cosa, ma a proposito di [l]: davanti a postalveolare, si realizza cóll'allofono [lʲ]. Mi chiedo: dobbiamo aspettarci anche una minima coarticolazione di [r] davanti a [ʧ] e [ʤ]?
Re: [r] + postalveolare
Inviato: sab, 21 nov 2015 16:46
di Infarinato
Ivan92 ha scritto:[D]obbiamo aspettarci anche una minima coarticolazione di [r] davanti a postalveolari…?
Sí.

Re: [r] + postalveolare
Inviato: sab, 21 nov 2015 18:19
di Carnby
Ivan92 ha scritto:Qua si disse la stessa cosa, ma a proposito di [l]: davanti a postalveolare, si realizza cóll'allofono [lʲ].
Caneparismo.

In realtà la coarticolazione nella pronuncia italiana «normale» c'è, ma non certo fino a [lʲ].
Inviato: sab, 21 nov 2015 21:45
di Ivan92
Grazie mille! E qual è il simbolo corrispondente?
Inviato: sab, 21 nov 2015 22:12
di Carnby
Ivan92 ha scritto:E qual è il simbolo corrispondente?
Secondo me [l] basta e avanza.

Inviato: sab, 21 nov 2015 22:18
di Ivan92
La ringrazio, caro Carnby, ma mi riferivo alla vibrante.

Inviato: sab, 21 nov 2015 23:07
di Carnby
Ivan92 ha scritto:La ringrazio, caro Carnby, ma mi riferivo alla vibrante.
Allora [r].
Se uno vuol proprio esser
preciso, si possono trascrivere con il diacritico della base della lingua retratta, [r̙, l̙] (e magari anche un po' di arrotondamento ̹ [r̙˒, l̙˒]).
Inviato: dom, 22 nov 2015 15:04
di Ivan92
La ringrazio della concisa ma esauriente risposta.

Inviato: dom, 22 nov 2015 18:40
di Infarinato
In realtà i diacritici usati da Carnby si usano perlopiú per le vocali.
I simboli ufficiali dell’AFI per i
canIPA [ļ ņ ŗ]
sarebbero proprio [lʲ nʲ rʲ], ma Carnby ha ragione quando dice che essi darebbero una falsa impressione di [eccesso di] palatalizzazione.
Le ragioni «storiche» per cui i nostri fonetisti (a partire da Castellani nel suo
Fonotipi e fonemi in italiano del 1956, ripreso dal Muljačić [
Fonologia della lingua italiana, 1972], e da Camilli Fiorelli 1965, variamente ripreso da Mioni e da Canepari, etc.) menzionano il tassofono prepalatale [davanti a /(ʎ ɲ) ʃ ʧ ʤ/] di /n/ (quasi sempre), /l/ (raramente) e /r/ (mai) sono da ricercarsi, da un lato, nella piú o meno (anzi, «meno o piú») automatica realizzazione degli stessi da parte degl’italofoni non toscani (prima), e da parte degli stranieri (poi); dall’altro, dal fatto che, dal punto di vista articolatorio (cioè:
per una questione di «economia articolatoria»), l’assimilazione alla consonante successiva è maggiore / piú automatica per il primo, meno per il secondo, meno ancora per il terzo.
Inviato: dom, 22 nov 2015 18:58
di Ivan92
La ringrazio, caro Infarinato.
M'ha sorpreso:
In quali contesti le palatali possono seguire [n]? Li ha messi tra parentesi tonde, per cui deduco che è un fenomeno che non si verifica con una certa frequenza.
Inviato: dom, 22 nov 2015 19:13
di Infarinato
Ivan92 ha scritto:
In quali contesti le palatali possono seguire [n]?
Con gli anni,
siam gli stessi etc., ma, davanti a /ɲ/, /n/ si assimila completamente:
co[ɲ]
Gneo.
Inviato: dom, 22 nov 2015 19:25
di Ivan92
Infarinato ha scritto:Con gli anni,
siam gli stessi etc.
Ma
con gli non diventa molto spontaneamente /'koʎʎi/? E perché non (i)scrivere
siamo gli stessi?
Inviato: dom, 22 nov 2015 19:32
di Infarinato
Ivan92 ha scritto:Ma
con gli non diventa molto spontaneamente /'koʎʎi/? E perché non (i)scrivere
siamo gli stessi?
Sí,
con gli diventa quasi sempre
cógli nel parlato spontaneo centromeridionale, ma esiste anche
con gli, che
deve esser
letto con gli e non
cógli.
Discorso analogo per l’altra frase.
Inviato: dom, 22 nov 2015 19:56
di Ivan92
Infarinato ha scritto:[E]siste anche
con gli, che
deve esser
letto con gli e non
cógli. ;)
Capito. Io davo per iscontato che, anche dinnanzi a
con gli, si potesse dire /'koʎʎi/, ché sequenze alla stregua di /-nʎ- -mʎ-/ mi suonano poco italiane. Io faccio fatica a pronunciarle...

Inviato: dom, 22 nov 2015 20:53
di Carnby
Ivan92 ha scritto:sequenze alla stregua di /-nʎ- -mʎ-/ mi suonano poco italiane. Io faccio fatica a pronunciarle...
In realtà /-mʎ-/ non esiste; esiste solo /-nʎ-/ che si realizza con [-ɲʎ-] nel parlato più sorvegliato e [-ʎʎ-] nel registro più popolare (non completamente accettabile in un buon italiano).