Accordo pronome-participio nei tempi composti
Inviato: mar, 24 nov 2015 9:49
Gentili Utenti,
gradirei una conferma da parte vostra. Nel passato prossimo con l’ausuliare avere, il participio passato si concorda solo se preceduto dai pronomi diretti, in caso contrario rimane invariato. Con i pronomi "mi/ti/ci/vi" l’accordo è facoltativo.
Secondo questa regola quindi si può dire "Ti ho pensato/Ti ho pensata" (in entrambi i casi riferito ad una donna). "Io ho pensato a te", a te è un pronome indiretto, il participio passato dovrebbe rimanere invariato. È corretta anche la seconda possibilità, cioè "ti ho pensata"? Se sì, perché si accettano entrambe le forme?
La stessa regola si applica anche alle forme con l’infinito piú pronome?
Per esempio: "Grazie per avermi pensato/per avermi pensata" (sempre riferito ad una donna).
Nell’attesa di una risposta, Vi porgo i miei piú cordiali saluti.
Thyri
gradirei una conferma da parte vostra. Nel passato prossimo con l’ausuliare avere, il participio passato si concorda solo se preceduto dai pronomi diretti, in caso contrario rimane invariato. Con i pronomi "mi/ti/ci/vi" l’accordo è facoltativo.
Secondo questa regola quindi si può dire "Ti ho pensato/Ti ho pensata" (in entrambi i casi riferito ad una donna). "Io ho pensato a te", a te è un pronome indiretto, il participio passato dovrebbe rimanere invariato. È corretta anche la seconda possibilità, cioè "ti ho pensata"? Se sì, perché si accettano entrambe le forme?
La stessa regola si applica anche alle forme con l’infinito piú pronome?
Per esempio: "Grazie per avermi pensato/per avermi pensata" (sempre riferito ad una donna).
Nell’attesa di una risposta, Vi porgo i miei piú cordiali saluti.
Thyri