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«Smart working»

Inviato: mar, 02 feb 2016 19:57
di Ferdinand Bardamu
L’Accademia della Crusca incomincia a fare quello che dovrebbe essere il suo vero lavoro: suggerire traducenti per i forestierismi introdotti da giornalisti e pubblicitari.

Cosí lavoro agile riceve la benedizione della Crusca come corrispettivo dell’inglese smart working, «una nuova forma di tele-lavoro che permetterà ai dipendenti svolgere la loro attività in modo più flessibile, ad esempio dalle loro case, per via telematica» (cito dal comunicato stampa della stessa accademia).

Re: «Smart working»

Inviato: mar, 02 feb 2016 20:35
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto:L’Accademia della Crusca incomincia a fare quello che dovrebbe essere il suo vero lavoro: suggerire traducenti per i forestierismi introdotti da giornalisti e pubblicitari.
Era ora! :)
Tempo fa mi è stato segnalato questo sito, dove uno studioso italo-peruviano «consiglia» i traducenti per i forestierismi sulla base del servizio chiamato Español urgente della Real Academia Española. Certo se a fare una cosa simile è la Crusca è ancora meglio.

Inviato: mar, 02 feb 2016 20:51
di Ferdinand Bardamu
Bella iniziativa, quella di Italiano Urgente. Proverò a contattare l’amministratore del sito per proporgli una collaborazione. :)

Inviato: mar, 02 feb 2016 21:34
di Millermann
Ottimo: lavoro agile mi piace, lo trovo un buon traducente!
Vorrei approfittare, però, per fare una piccola domanda (fuori tema):
L'Accademia della Crusca ha scritto:«una nuova forma di tele-lavoro che permetterà ai dipendenti svolgere la loro attività in modo più flessibile, ad esempio dalle loro case, per via telematica»
è corretta la costruzione di permettere con l'argomento diretto espresso da una frase e non introdotto da di o da che? :? Non l'avevo mai vista prima, o forse non ci avevo posto attenzione.
Spero non si tratti d'un semplice refuso. :oops: In tal caso mi scuso per la domanda, scaturita come al solito dalla mia curiosità. :)

Il Treccani non fa esempi di tal genere: parla solo di "reggenza nominale" (non sarà questo il caso, col verbo nominalizzato, pur in assenza d'articolo?), mentre il Sabatini-Coletti, per citare un altro dizionario, specifica chiaramente che il di o il che devono essere presenti.
In ogni caso, se corretta (piú la leggo, piú mi convinco di sí), è da ritenere una costruzione consigliabile? :)

Inviato: mar, 02 feb 2016 22:00
di Ferdinand Bardamu
Credo che si tratti di un banale refuso. (Mi era del tutto sfuggito!)

Inviato: mer, 03 feb 2016 1:44
di Freelancer
Ferdinand Bardamu ha scritto:Bella iniziativa, quella di Italiano Urgente. Proverò a contattare l’amministratore del sito per proporgli una collaborazione. :)
Già che c'è, gli suggerisca di mettere a disposizione l'elenco di tutte le parole finora affrontate, così uno lo può consultare e valutare, invece di dover andare a tentoni inserendo questa o quella parola. Per esempio, so che c'è ranch e fast food (lo dice lui stesso nella casella di ricerca), e ovviamente boomerang e mouse (verificato). Comunque, poiché questa persona si richiama esplicitamente al verbo di Arrigo Castellani, non è difficile immaginare quali possano essere i traducenti suggeriti.

Inviato: mer, 03 feb 2016 9:17
di Ferdinand Bardamu
Concordo con lei: il sito non è molto usabile. Se mi risponde, glielo farò senz’altro presente.