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Avvenire, «Aiuto, si sta estinguendo il fiorentino»

Inviato: gio, 04 feb 2016 14:47
di Ferdinand Bardamu
Vi segnalo quest’articolo comparso l’altrieri su Avvenire, sulla scomparsa di molte, bellissime parole toscane dal lessico dei fiorentini piú giovani. Qualche esempio che mi ha colpito, tratto dal pezzo: quartiere per appartamento, mesticheria per ferramenta, marimettere per cominciare a usare o consumare, limío per ansia e preoccupazione assillanti.

Inviato: gio, 04 feb 2016 19:42
di Carnby
Quartiere per ‘appartamento’ è molto in crisi (mi piace ricordare che in russo si dice квартира), mesticheria o magona è sempre in uso; smarimettere è ancora usato nel vernacolo e significa solo ‘aprire una confezione’ o ‘consumare per la prima volta’ (soprattutto per generi alimentari).

Inviato: gio, 04 feb 2016 20:03
di Ferdinand Bardamu
Manimettere (e varianti) mi sembra una bellissima parola, e utile, visto che lo stesso concetto, in italiano sovrarregionale, dev’essere espresso con un giro di parole. Altrettanto direi di un altro vocabolo in cui m’è capitato d’imbattermi, piccia, perfetto per indicare, tra le altre cose, la coppia di ciliegie tenute insieme per i picciòli.

Inviato: ven, 05 feb 2016 0:26
di sempervirens
Carnby ha scritto:... smarimettere è ancora usato nel vernacolo e significa solo ‘aprire una confezione’ o ‘consumare per la prima volta’ (soprattutto per generi alimentari).
Dalle mie parti si dice incignare.

Inviato: ven, 05 feb 2016 1:07
di Infarinato
Anche dalle mie. Se n’era già parlato qui.

Inviato: mer, 10 feb 2016 16:29
di marcocurreli
Qui a Cagliari diciamo incingiare, parlando in italiano, che è l'italianizzazione del verbo incingiai in campidanese. Non sapevo che ci fosse il corrispettivo italiano incignare.