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Chi usa «romanzina» è veramente cosí incolto?
Inviato: gio, 25 ago 2016 1:24
di PersOnLine
Mi lascia perplesso questo
articolo della Crusca, soprattutto la proscrizione. Nella mia zona, io ho sempre e solo sentito
romanzina, e
ramanzina mi suona un po' come suonerebbe oggi
giovinotto, molti dizionari lo attestano comunque come variante d'uso popolare, ma è proprio un uso così «basso»?
Personalmente trovo esagerato l'accostamento con
frustrato/*frustato.
Re: Chi usa «romanzina» è veramente così incolto?
Inviato: gio, 25 ago 2016 1:56
di valerio_vanni
PersOnLine ha scritto:Mi lascia perplesso questo
articolo della Crusca, soprattutto la proscrizione. Nella mia zona, io ho sempre e solo sentito
romanzina…
Per me è l'esatto contrario: non ho mai sentito
romanzina.
PersOnLine ha scritto:Personalmente trovo esagerato l'accostamento con
frustrato/*frustato.
Questo anch'io, per un motivo:
romanzina non mi dice niente, mentre le altre due sono parole con significati diversi.
Re: Chi usa «romanzina» è veramente così incolto?
Inviato: gio, 25 ago 2016 11:36
di PersOnLine
valerio_vanni ha scritto:PersOnLine ha scritto:Mi lascia perplesso questo
articolo della Crusca, soprattutto la proscrizione. Nella mia zona, io ho sempre e solo sentito
romanzina…
Per me è l'esatto contrario: non ho mai sentito
romanzina.
Appunto che ciò dimostra l'uso dipende anche da preferenze diffuse su base regionale/locale: forse è un paragone improprio, ma diventa come proscrivere una delle due forme tra
anguria e
cocomero.
Inviato: gio, 25 ago 2016 13:33
di Carnby
Romanzina mi è del tutto ignoto.
Inviato: gio, 25 ago 2016 17:38
di u merlu rucà
Mai usato romanzina e mai sentito in Liguria.
Inviato: gio, 25 ago 2016 20:33
di Sixie
Io l'ho sentito dire, nella mia zona, e sospettavo fosse
giusto, come tante altre forme, del resto. L'accostamento lo farei con
sparagnare che molti considerano
dialettale.

Inviato: gio, 25 ago 2016 22:37
di Ferdinand Bardamu
Sixie ha scritto:Io l'ho sentito dire, nella mia zona, e sospettavo fosse
giusto, come tante altre forme, del resto. L'accostamento lo farei con
sparagnare che molti considerano
dialettale.

Però
sparagnare È dialettale.

Inviato: ven, 26 ago 2016 1:05
di Carnby
È segnalato come settentrionale, ma mi pare che sia usato anche in qualche parte del Meridione.
Inviato: ven, 26 ago 2016 12:37
di Fausto Raso
Carnby ha scritto:
È segnalato come settentrionale, ma mi pare che sia usato anche in qualche parte del Meridione.
Se non sbaglio mi sembra sia adoperato in Calabria.
Inviato: ven, 26 ago 2016 14:17
di Ferdinand Bardamu
Carnby ha scritto:
È segnalato come settentrionale, ma mi pare che sia usato anche in qualche parte del Meridione.
Sí, non dico che sia proprio di un solo dialetto, ma che non è italiano normale, bensí regionale.
Non mi sembra dunque che il paragone tra
ramanzina/
romanzina e
risparmiare/
sparagnare regga.
Romanzina è una variante connotata diastraticamente ed è l’esito di un accostamento paretimologico con
romanzo che chiunque in Italia può fare, indipendentemente dal retroterra dialettale.
Sparagnare, invece, è l’esito dialettale di un germanico *
sparanjan. Se nel primo caso la variante è sincronica, nel secondo caso è diacronica, perché frutto di mutazioni occorse nei secoli, per giunta in parallelo.
Inviato: ven, 26 ago 2016 18:17
di GFR
Di romanzina nel varesotto si può acchiappare il significato, ma il termine è una bizzarria, mai sentito.
Inviato: ven, 26 ago 2016 19:50
di Sixie
Il paragone non era fra
risparmiare e
sparagnare, ma proprio
sparagnare/sparagnare, che sono uguali, sebbene una sia forma dialettale e l'altra italiano regionale.
Vado alla ricerca di corrispondenze, a dire il vero, non di paragoni.
Ne ho un'altra, questa davvero bellina, che sono sicura piacerà a tutti:
pàndare e
pàndere.
Pàndare, nella mia variante, corrisponde proprio all'arcaico, raro, poetico 'manifestare, mostrare apertamente', rivelare, palesare con un di più dello
spiattellare in dialetto.
Inviato: ven, 26 ago 2016 20:16
di Animo Grato
A proposito di
pandere, un piccolo fuori tema:
Il Treccani ha scritto:[S]i trova usato solo in pochissime forme (pres. indic. e derivati)
Cosa s'intende con "derivati"?
Inviato: ven, 26 ago 2016 20:24
di Ferdinand Bardamu
Sixie ha scritto:Il paragone non era fra
risparmiare e
sparagnare, ma proprio
sparagnare/sparagnare, che sono uguali, sebbene una sia forma dialettale e l'altra italiano regionale.
Vado alla ricerca di corrispondenze, a dire il vero, non di paragoni.
Ma
sparagnare è dialetto trasposto in italiano; è il dialetto che affiora in italiano. Non credo che si possano fare paragoni: è la stessa identica parola. E, usata in italiano, è senza ombra di dubbio un dialettismo.
Romanzina, invece, è una variante paretimologica panitaliana; propria, potenzialmente, di tutti gl’italiani. E ciò indipendentemente dalla sua presenza in qualche parlata locale (
qui un esempio «illustre»).
Insomma,
romanzina è una deformazione paretimologica che può esser fatta sia in italiano sia in dialetto;
sparagnare è soltanto un dialettismo.
Sixie ha scritto:Ne ho un'altra, questa davvero bellina, che sono sicura piacerà a tutti:
pàndare e
pàndere.
Pàndare, nella mia variante, corrisponde proprio all'arcaico, raro, poetico 'manifestare, mostrare apertamente', rivelare, palesare con un di più dello
spiattellare in dialetto.
Anche nella mia, sebbene sia ormai in disuso. Anche questo verbo, però, se usato in italiano, sarebbe un dialettismo, per diverse ragioni: in primo luogo, non c’è perfetta corrispondenza semantica tra
pàndere e
pàndare, ché
pàndare è piú affine a
spiattellare che a un generico
manifestare; in secondo luogo, c’è uno sfasamento di registro abissale tra una parola del registro familiare (
pàndare) e una della lingua poetica (
pàndere); infine, l’origine separa nettamente le due parole, perché
pàndere è un raffinato latinismo poetico, mentre
pàndare è una parola di tradizione ininterrotta.
Inviato: sab, 27 ago 2016 11:08
di Sixie
La ringrazio, caro Ferdinand, della sua spiegazione come sempre puntuale e mi scuso per aver portato paragoni che non reggono; rimango tuttavia convinta che l'uso di
romanzina non sia poi così
incolto o almeno, non sempre e soprattutto non dopo questa pagina di riflessioni linguistiche sul termine.
