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Concordanza a senso con un aggettivo possessivo

Inviato: sab, 01 ott 2016 15:00
di puer
"Un gruppo di operai si è presentato in Prefettura per manifestare il loro dissenso" Nella predetta frase è corretto l'uso dell'aggettivo possessivo "loro"? O si dovrebbe usare il singolare "suo"? Ringrazio chi vorrà rispondere.

Inviato: sab, 01 ott 2016 15:18
di marcocurreli
Loro.

Inviato: sab, 01 ott 2016 19:33
di Ferdinand Bardamu
Con loro si ha concordanza a senso (gruppo è un nome collettivo), con suo la concordanza grammaticale. La rimanderei a questo vecchio intervento di Marco e ai filoni nei quali si è già discusso quest’argomento. Molto chiara anche la voce «Concordanza a senso» della Grammatica Italiana nel sito del Treccani.

Inviato: sab, 01 ott 2016 21:25
di PersOnLine
L'uso di proprio non taglierebbe la testa al toro?

Inviato: sab, 01 ott 2016 21:56
di marcocurreli
In genere preferisco la concordanza grammaticale, ma in questo caso, chissà perché, mi viene spontanea la concordanza a senso. Forse per via dell'espressione del dissenso. "Loro" mi pare che dia più forza all'azione di protesta.

Inviato: dom, 02 ott 2016 19:53
di Ferdinand Bardamu
PersOnLine ha scritto:L'uso di proprio non taglierebbe la testa al toro?
Direi di sí.

Inviato: lun, 03 ott 2016 14:03
di Ivan92
Ma non sarebbe meglio usare proprio nelle frasi con soggetto indeterminato?

Inviato: lun, 03 ott 2016 16:48
di Ferdinand Bardamu
Proprio sostituisce i possessivi di terza persona. Questo è ciò che dice il Treccani alla voce «Proprio»:

Unito a un aggettivo possessivo, serve a rafforzarlo: agisce per motivi suoi p.; fanno il loro p. interesse; l’ho udito con le mie p. orecchie; ma se riferito a un soggetto di 3a persona, può essere usato da solo, invece del possessivo, di cui fa le funzioni (e in genere con più forza di suo, loro): avrà le p. ragioni per comportarsi così; ha intestato il libretto a nome p.; sono riusciti con le p. forze; l’ha fatto con le p. mani; con soggetto di cosa: ogni casa ha il p. giardino; i modelli sono contrassegnati ciascuno con un p. numero; stelle che splendono di luce propria.

La Grande Grammatica Italiana di Consultazione (vol. I, Bologna: «Il Mulino», 2001, p. 628) dice invece:

Proprio viene frequentemente impiegato per sostituire l’aggettivo di III persona:
(57)
  1. Mario ama più di ogni altra cosa il suo mestiere.
  2. Mario ama più di ogni altra cosa il proprio mestiere.
(58)
  1. I ragazzi hanno già programmato le loro vacanze.
  2. I ragazzi hanno già programmato le proprie vacanze.
Si noti che, mentre in (57a) e (58a) è possibile riferire il possessivo sia al soggetto della frase sia a qualche altra persona già menzionata o recuperabile in base al contesto situazionale, le frasi (57b) e (58b) sono univoche, dato che il possessivo si riferisce necessariamente al soggetto.
L’uso di proprio al posto del possessivo di III persona è, invece, obbligatorio quando si fa riferimento ad un impersonale:
(59)
  1. Ci si interroga troppo poco sul proprio destino.
  2. *Ci si interroga troppo poco sul suo destino.
  3. *Ci si interroga troppo poco sul loro destino.

Inviato: ven, 07 ott 2016 20:15
di Ivan92
Mi sembrava di ricordare che fosse più marcato di suo/loro, e che fosse da usare con parsimonia.