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«Bijou»

Inviato: mer, 14 dic 2016 8:17
di G. M.
Per bijou la lista al momento come traducente propone solo gioiello. Suggerisco di aggiungere gioiellino, per gli usi figurati, e l'adattamento bigiù.
Vocabolario Treccani ha scritto:bigiù s. m. – Adattamento del fr. bijou («gioiello»), usato spec. come vezzeggiativo fam. col sign. di «un amore», «una delizia», riferito a persone o cose che destino ammirazione per la loro grazia, gentilezza e sim., a oggettini artistici di fine fattura, ecc.: ha un villino che è un b. (anche, che vale un b.); la casina sarebbe proprio carina, un torlo d’uovo, un b., tranquilla, ariosa, comoda (Palazzeschi); una statuina di porcellana delicatissima, un b.!; quella ragazza è un vero bigiù.

Inviato: mer, 14 dic 2016 10:14
di Carnby
Del resto esiste già bigiotteria.

Inviato: mer, 14 dic 2016 10:39
di Millermann
A questo punto, oltre a bigiú, che suona forse un po' "superato", proporrei come variante bigiotto, che (a mio parere), oltre ad avere un'aria piú accattivante, appare come il perfetto nome primitivo da cui far derivare bigiotteria, termine d'uso comune e col doppio significato di nome collettivo («insieme di bigiotti») e del negozio che li vende. :)

Re: «Bijou»

Inviato: mer, 14 dic 2016 10:54
di valerio_vanni
G. M. ha scritto:Per bijou la lista al momento come traducente propone solo gioiello. Suggerisco di aggiungere gioiellino, per gli usi figurati, e l'adattamento bigiù.
Che in Toscana conserva la pronuncia originale ;-)

Inviato: mer, 14 dic 2016 11:00
di Carnby
In bigiotteria però non si vendono propriamente gioielli, come vorrebbe il significato francese, ma prodotti di qualità inferiore. L'anello di acciaio si compra in bigiotteria, quello nuziale in gioielleria.
G. M. ha scritto:Suggerisco di aggiungere gioiellino, per gli usi figurati [...]
Gioiellino in senso figurato è già attestato e oggi è probabilmente più frequente di bijou/bigiù.
valerio_vanni ha scritto:Che in Toscana conserva la pronuncia originale
In questo caso sì, ma non in garage, che viene pronunciato [-ʒe]. :wink:

Inviato: mer, 14 dic 2016 12:59
di G. M.
Millermann ha scritto:A questo punto, oltre a bigiú, che suona forse un po' "superato", proporrei come variante bigiotto, [...]
Non so se o quanto bigiù sia "superato", ma almeno lo vedo lemmatizzato in tutti i principali vocabolari in rete; bigiotto, invece, a parte il Wikizionario (che temo non sia molto affidabile...), lo vedo riportato solo dal Tommaseo, che però fornisce un altro significato...

Inviato: mer, 14 dic 2016 13:46
di Ferdinand Bardamu
Millermann ha scritto:A questo punto, oltre a bigiú, che suona forse un po' "superato", proporrei come variante bigiotto, che (a mio parere), oltre ad avere un'aria piú accattivante, appare come il perfetto nome primitivo da cui far derivare bigiotteria, termine d'uso comune e col doppio significato di nome collettivo («insieme di bigiotti») e del negozio che li vende. :)
Io sarei, in astratto, pure d’accordo, ma, se bigiú è superato, che dire di bigiotto, che non è nemmeno messo a lemma in un dizionario? A parità di «stranezza», meglio risparmiare gli sforzi di onomaturgia o di riesumazione di parole rare, e scegliere l’«usato sicuro».

Insomma, per farla breve, concordo con G. M. :)

Inviato: mer, 14 dic 2016 16:26
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto:Io sarei, in astratto, pure d’accordo, ma, se bigiú è superato, che dire di bigiotto, che non è nemmeno messo a lemma in un dizionario?
Il problema esiste anche con gli arcaismi, generalmente rifiutati in favore del forestierismo crudo, che pare più «moderno».

Inviato: mer, 14 dic 2016 16:42
di Ferdinand Bardamu
Ha ragione, ma il mio è, per cosí dire, un approccio pragmatico: se abbiamo già un traducente registrato dai dizionari, usiamolo. Si può ricorrere all’onomaturgia o alla riesumazione di arcaismi solo se non ci sono altre parole italiane «pronte all’uso» (è soltanto un mio parere, ovviamente).

Inviato: mer, 14 dic 2016 19:04
di Millermann
Nessun problema: proposta bocciata, ne prendo giovialmente atto! :P
Avevo già visto anche l'arcaismo riportato dal Tommaseo, ma non mi era sembrato il caso di doverne tener conto.
Vorrei, comunque, specificare che in questo caso non si tratterebbe solo di "manie onomaturgiche" ;): il fatto è che i dizionari mettono a lemma bigiotteria (e anche bigiottiere): però, a differenza di tutte le altre parole simili, che derivano sempre da un "nome primitivo" corrispondente (biscotteria da biscotto, cappotteria da cappotto, ecc.), qui siamo invece di fronte all'adattamento di un francesismo. La "coniazione" di bigiotto servirebbe a colmare l'unica lacuna, in pratica! :)
Permetterebbe, in piú, di creare facilmente derivati e nomi alterati (come *bigiottino o l'aggettivo bigiottiero/a (non attestato sui dizionari, ma già presente, in Rete, in frasi come «settore bigiottiero» o «industria bigiottiera»).

Inviato: ven, 30 dic 2016 15:19
di Don Antonio
Perché non inserire nella lista sia bigiù che bigliotto?
Da un lato l'adattamento italiano di una parola francese, dall'altro la formazione italiana creata secondo tutti i crismi della nostra struttura linguistica.
Sempre meglio avere più parole e più possibilità di penetrare ed inserire un nuovo vocabolo nel nostro tessuto linguistico, non trovate?

Inviato: ven, 30 dic 2016 17:39
di Carnby
Il problema è che l’italiano non è l’esperanto e l’onomaturgia «forzata» non è generalmente ben accetta dai parlanti stessi. Meglio puntare su coniazioni dotte (limitate però ai settori specialistici), parole dialettali o vernacole esistenti o su alcuni arcaismi che non sembrino troppo antiquati.

Re: «Bijou»

Inviato: sab, 29 feb 2020 10:54
di Daphnókomos
Vedo che la voce è rimasta invariata... Io sono dell'idea che vadano aggiunti sia l'adattamento bigiù sia le soluzioni alternative per la funzione di vezzeggiativo: amore, delizia, gioiello, tesoro.