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Scusate se è un po' fuori tema, ma perché c'è scritto, sempre sulle lettere formali, «io sottoscritto...» anche se dopo non c'è nessun’altra occorrenza dove si sottintende chi scrive? Burocratese?
Uso di «io sottoscritto» nelle lettere formali
Moderatore: Cruscanti
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In genere si scrive con riferimento alla firma apposta in calce ("in fede Tizio Verdi"), che una volta aveva validità legale in sé o a seguito di autenticazione. Oggi con la firma elettronica e la PEC un po' di cose sono cambiate, però spesso si fa la scansione del foglio sottoscritto appunto a mano, cioè firmato.
Poi può essere che la formula sia entrata nell'uso, "suoni bene" e quindi venga usata al di là del reale significato e dell'effettiva sottoscrizione, abusandone.
Poi può essere che la formula sia entrata nell'uso, "suoni bene" e quindi venga usata al di là del reale significato e dell'effettiva sottoscrizione, abusandone.
Re: Uso di «io sottoscritto» nelle lettere formali
Ma si può scrivere «Io sottoscritto Mario Rossi» (o Rossi Mario, in burocratese) e in fondo alla lettera stessa «firmato Mario Rossi» (o, ancora, Rossi Mario, in burocratese)? Mi pare una ripetizione. Secondo me (perlomeno in teoria) dovrebbe bastare la firma, leggibile, in fondo. Poi capisco che tante volte le firma era illeggibile e scritta due volte aiutava a «decifrarla».
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