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«Kazaco/kazako»

Inviato: mer, 20 giu 2018 21:37
di G. M.
Cercando nel foro vedo che se n'è già parlato (qui e qui), ma mancava ancora un filone dedicato.

Oggi, dovendolo scrivere in una discussione su una rete sociale, ho dato una rapida occhiata al DOP*, che indica la pronuncia /kaʣˈʣako/, e ho scritto cazaco; venendo poi qui a cercare, mi sembra che nel foro sia stata privilegiata la forma casaco.
Il DiPI, per kazako, indica /kaˈzako/ come pronuncia moderna e /kaʣˈʣako/ come pronuncia tradizionale.
Il Treccani, per ambedue le grafie, prevede unicamente la pronuncia con /(ʣ)ʣ/.
Cosa mi consigliate? L'adattamento con la zeta (cazaco), più tradizionale italiano, o quello con l'esse (casaco), più vicino all'etimo? :?

[*Che, per la cronaca, nell'edizione che ho io (2010) mette a lemma kazako (senza varianti) ma indica come plurale maschile kazachi.]

Inviato: gio, 21 giu 2018 13:28
di Carnby
Cosacco e Cosacchistan. :wink:

Inviato: gio, 21 giu 2018 15:02
di G. M.
È vero che i due termini vengono dalla stessa radice; è anche vero che il DOP riporta Cosacchistan come italianizzazione di Kazachstan; ma visto che, di fatto, un kazako non è [quello che oggi in italiano si chiama] un cosacco, non sarebbe più comodo e facile (sia sotto l'aspetto dell'attecchimento, sia sotto quello di evitare ambiguità fra i due concetti), avere due parole separate?
Per fare un esempio pratico: nella discussione di ieri cui ho accennato, ho scritto cazaco, e la mia interlocutrice non ha detto nulla della grafia "inconsueta" e mi sembra che abbia capito perfettamente: non credo che sarebbe andata così se avessi scritto cosacco.
La Treccani e i dizionari non istituiscono alcuna parentela fra i due concetti, a parte far notare il dettaglio linguistico che l'etimo è lo stesso. Lo stesso DOP che riporta Cosacchistan non rimanda però da kazako a cosacco (né viceversa). Questo per dire che i due concetti sono noti come cose distinte.
Vengo al punto: non vedo possibili obiezioni di sostanza a cazaco/casaco, mentre penso che molti ne avrebbero per cosacco. Mi sembra cioè che, sostenendo quella linea, ci si vada a creare una difficoltà inutile, senza che ne valga la pena. :?

[E poi a me quel Cosacchistan non è che piaccia tanto. Molto meglio Cazachia o Casachia. :mrgreen:]

Inviato: gio, 21 giu 2018 17:24
di Carnby
C’è anche qualche attestazione di Cosacchia.

Inviato: sab, 23 giu 2018 13:42
di G. M.
Aggiungo una considerazione successiva: le principali lingue europee (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese) hanno tutte due termini distinti per i due concetti. Per cui saremmo in buona compagnia. :)

Inviato: dom, 24 giu 2018 11:41
di Ivan92
Io non ho mai sopportato la grafia con z. Il grafema cirillico з corrisponde alla nostra s sonora, ragion per cui scelgo tutta la vita la variante casaco, da preferire a cosacco per le ragioni esposte da G.M.

Inviato: lun, 25 giu 2018 11:29
di guidoalberto
Giusto per curiosità, visto che l'etimologia dovrebbe essere la stessa: oltre ai cazachi sono esistiti anche i cazari.

http://www.treccani.it/vocabolario/cazaro/

Il Treccani registra Cazaro e le varianti Kazaro e Khazaro, invece Kazako o Kazaco solo con la k.

Inviato: lun, 25 giu 2018 19:58
di Millermann
Allora, già che ci siamo, aggiungo un'altra curiosità, in qualche modo legata all'etimo e alla grafia di cui si parla. Mi ricordo che, da piccolo, ascoltavo volentieri una canzone intitolata Casatschok, il "ballo della steppa". :)

Dalla Guichipedia:
«Il termine Casatschok, che nel testo si riferisce al nome di un "piccolo cosacco" che insegna il suo ballo a chi vuole entrare nella steppa, è in realtà una traslitterazione libera del termine Kazačok (in russo: Казачок), che si riferisce ai cosacchi.»

Traslitterazione... in che lingua? Francese, forse. Certo non in italiano! :roll:

«Spesso il titolo della canzone viene erroneamente [sic!] trascritto e conosciuto come Casaciok, Casaciof e talvolta anche Casaciò.»

Ecco, queste sí, sono traslitterazioni italiane!
In ogni caso, il "Casaciò" è un ballo popolare ucraino, la cui etimologia è la stessa di kazako/casaco. E allora, vorrei far notare che la grafia degli adattamenti spontanei è coerente proprio con «casaco»! ;)

Inviato: lun, 02 lug 2018 11:19
di domna charola
Millermann ha scritto:Allora, già che ci siamo, aggiungo un'altra curiosità, in qualche modo legata all'etimo e alla grafia di cui si parla. Mi ricordo che, da piccolo, ascoltavo volentieri una canzone intitolata Casatschok, il "ballo della steppa". :)

[…]

«Spesso il titolo della canzone viene erroneamente [sic!] trascritto e conosciuto come Casaciok, Casaciof e talvolta anche Casaciò.»

Ecco, queste sí, sono traslitterazioni italiane!
La prima informazione è un elemento di "datazione" piuttosto preciso! :D
Confermo, all'epoca adattare in italiano era un procedimento ancora normale e spontaneo, che garantiva anche di evitare tutti gli strafalcioni e i maldestri tentativi attuali di riprodurre parole che ci sono foneticamente aliene. Per noi bambini il problema non si poneva neppure… hai appena imparato a scrivere i suoni che dici in un certo modo, e devi di nuovo lambiccarti il cervello per scrivere tutt'altro? Ma perchéééé??!!!… eppure mi avevano iscritto sin dalla prima elementare al corso di inglese, voglio dire, non è che mi traumatizzasse una fonetica diversa e delle parole estranee. Però rimanevano due campi linguistici separati.
Adesso, nessuno se lo sogna più…

Re: «Kazaco/kazako»

Inviato: lun, 26 dic 2022 16:21
di Difesa Italiano
Ciao a tutti, ritorno sul filone per completare l'elenco qui proposto.

Nell'elenco sopra citato avevo optato per Cosacchia, ma mi sembra di notare che dalla discussione nel filone si sia giunti alla separazione del termine cosacco da cazaco/casaco.

Assumendo per chiusa questa questione vi domando: meglio cazaco o casaco? E di conseguenza, Cazachia o Cazachia (o altre proposte)?

Re: «Kazaco/kazako»

Inviato: lun, 26 dic 2022 16:23
di Difesa Italiano
P.S: segnalo a @Infarinato che questo filone dovrebbe comparire nella sottosezione onomastica

Re: «Kazaco/kazako»

Inviato: lun, 26 dic 2022 16:50
di Infarinato
Difesa Italiano ha scritto: lun, 26 dic 2022 16:23 P.S: segnalo a @Infarinato che questo filone dovrebbe comparire nella sottosezione onomastica
Io, invece, le segnalo che non si può esordire con un «ciao a tutti» quando ci si rivolge a un gruppo di persone ad alcune delle quali si dà (lege: si deve dare) del «Lei». :evil:

Inoltre la discussione sulla forma di un particolare etnonimo italiano non rientra di per sé nella sottosezione «Onomastica». Stricto sensu, vi rientrano soltanto le discussioni inerenti alla traduzione di toponimi e di antroponimi. ;)

Re: «Kazaco/kazako»

Inviato: lun, 26 dic 2022 19:24
di Difesa Italiano
Infarinato ha scritto: lun, 26 dic 2022 16:50 Io, invece, le segnalo che non si può esordire con un «ciao a tutti» quando ci si rivolge a un gruppo di persone ad alcune delle quali si dà (lege: si deve dare) del «Lei». :evil:
Chiedo venia.
Infarinato ha scritto: lun, 26 dic 2022 16:50 Inoltre la discussione sulla forma di un particolare etnonimo italiano non rientra di per sé nella sottosezione «Onomastica». Stricto sensu, vi rientrano soltanto le discussioni inerenti alla traduzione di toponimi e di antroponimi. ;)
👍🏻