Palégro
Inviato: mer, 20 dic 2006 9:34
Caro Passero solitario, le riporto quanto ha scritto Carla Marcato nel libro I dialetti italiani – Dizionario etimologico, Utet 1998.u merlu rucà ha scritto:Nei dialoghi dell'Aretino si trova questa espressione: Gli diede un bocconcillo di tosco e mandollo al palegro. Chiedo agli amici del forum, e in particolare ai toscani, che cosa significa.
Palégro, sm. (toscano: Arezzo e dintorni).
‘Varie specie di graminacee (Brachypodium pinnatum e altri) di solito non utilizzabili, salvo che in tempo di scarsità di foraggi, quando si adoperano invece del fieno (e per fare lettiera in luogo di paglia)’, con varianti come pellégro (Val di Chiana), palleraccio e paglieraccio (Montepulciano), paléo, paléro (Firenze, Valdarno inferiore), palèro (Siena); la voce è nota anche in area emiliana nelle forme paledra, palera, paleda.
Probabilmente si tratta di adattamenti, attraverso un *palerium, del greco phalarìs, phalērìs che designa una graminacea, ed il nesso gr (poi dr) di talune varianti è modellato sulla coppia nero/negro. Si collega verosimilmente al toscano palégro la locuzione mandare al palegro ‘ mandare sottoterra, mandare alla sepoltura’, usata dall’Aretino (Ragionamenti; II giornata), forse conio individuale, dato che nei dialetti odierni non è attestata.