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«Lo è» o «la è»?

Inviato: lun, 18 mar 2019 20:43
di G. M.
Probabilmente vi sarà capitato di vedere in tivvù (in una delle mille varianti) la pubblicità del Conad dove si dice «Nessun uomo è un'isola, e neanche un supermercato lo è».
Il mio dubbio è semplice: anziché lo è, non si dovrebbe dire la è? :? Il pronome si riferisce a isola, che è femminile, quindi dovrebbe essere la.

Inviato: lun, 18 mar 2019 21:20
di Millermann
La sua è... una domanda interessante! ;)

Si tratta, in pratica, dell'uso come pronome "neutro", in unione col verbo essere, nel significato di «tale, tali».

Inviato: lun, 18 mar 2019 21:54
di G. M.
Grazie mille, Millermann, sempre gentilissimo. :)

Ho letto la nota della Crusca ma – per l'uso d'un linguaggio troppo tecnico per me: proverò a rileggerla domani a mente fresca :lol: – non mi si sono schiarite molto le idee. In soldoni, mi dica se ho capito bene, questa costruzione (coi verbi essere, parere, sembrare e divenire) vuole sempre lo indipendentemente da genere e numero di ciò cui si fa riferimento, mentre l'uso delle forme flesse è di «alcune varietà parlate del settentrione» e quindi va evitato nello scritto?

Facciamo un esempio pratico: immaginiamo un dialogo fra... bruchi:
1) «Non vedo l'ora di diventare una farfalla.» «Lo sarai presto!»
2) «Non vedo l'ora di diventare una farfalla.» «La sarai presto!»
Secondo quanto si è detto, il secondo dialogo segue un uso regionale, mentre il primo è italiano corretto.
Devo ammettere che, letto di fretta, il lo non mi disturba, ma se ci faccio caso, cercando di tenere un registro "sorvegliato", mi sembra invece decisamente strano, avrei detto persino agrammaticale. :? Sarà perché sono settentrionale.

Altro dubbio: con divenire sì, ma diventare no? Una dimenticanza della Crusca?

Inviato: lun, 18 mar 2019 22:54
di Ferdinand Bardamu
G. M. ha scritto:Facciamo un esempio pratico: immaginiamo un dialogo fra... bruchi:
1) «Non vedo l'ora di diventare una farfalla.» «Lo sarai presto!»
2) «Non vedo l'ora di diventare una farfalla.» «La sarai presto!»
Secondo quanto si è detto, il secondo dialogo segue un uso regionale, mentre il primo è italiano corretto.
Sí, è cosí.
G. M. ha scritto:Devo ammettere che, letto di fretta, il lo non mi disturba, ma se ci faccio caso, cercando di tenere un registro "sorvegliato", mi sembra invece decisamente strano, avrei detto persino agrammaticale. :? Sarà perché sono settentrionale.
Non so se lei conosca anche il suo dialetto, ma nel mio si usa addirittura un altro clitico per questo tipo di costrutto: il suo esempio tradotto sarebbe cosí «No vedo l’ora de deventare ’na poéja», «Dominti te ghe sarè».
G. M. ha scritto:Altro dubbio: con divenire sì, ma diventare no? Una dimenticanza della Crusca?
Direi proprio di sí.

Al riguardo è interessante anche ciò che scrisse il Gabrielli.

Inviato: mar, 19 mar 2019 0:45
di Infarinato
Ferdinand Bardamu ha scritto:Al riguardo è interessante anche ciò che scrisse il Gabrielli.
…E quel che ha scritto il Castellani, che in particolare dimostra come gli esempi antichi di lo è siano in realtà tutti falsi. :)